Il fenomeno legato all’arrivo di calciatori stranieri in Italia manifesta i suoi effetti anche fra i Dilettanti. Nel principale torneo regionale calabrese, vale a dire quello di Eccellenza, è cresciuto notevolmente il numero dei giocatori in arrivo da altra federazione. Considerando le formazioni titolari delle 16 squadre scese in campo, abbiamo riscontrato una presenza pari al 36% di elementi che non sono nati in Italia.
In larga parte calciatori argentini
Ovviamente il numero varia di giornata in giornata, ma facendo una media dei calciatori utilizzati, su 176 calciatori schierati dall’inizio, quindi titolari, 111 sono italiani e 65 provengono dall’estero. Anche fra i Dilettanti, di conseguenza, aumenta il numero degli “stranieri” e in larga parte si tratta di calciatori argentini (ma ci sono anche spagnoli, francesi e via dicendo). La preferenza delle squadre dilettantistiche calabresi verso gli argentini è dettata soprattutto dal fatto che questi sono in grado di adattarsi subito al nostro calcio. Il carattere è simile, insomma, e poi si racconta della loro “fame” dettata dalla voglia di guadagnare qualcosa per aiutare i familiari rimasti in Argentina, dove la situazione economica non è particolarmente florida.
I due casi limite

Nella fase iniziale della stagione, riferendoci sempre al torneo di Eccellenza, abbiamo trovato due casi limite. Da una parte c’è il San Luca e dall’altro lato c’è la Paolana. La squadra reggina, rifondata completamente dopo la retrocessione dalla Serie D, nella prima fase del torneo è stata composta in larghissima parte da calciatori stranieri. Un vero e proprio via vai di giocatori, per arrivare a schierare, diverse volte, una formazione senza italiani in campo. Nell’organico del San Luca si trovano calciatori nati in Portogallo, Spagna, Francia, Argentina. Qualcuno proviene anche da paesi africani. La squadra, che negli anni si era caratterizzata per il senso di appartenenza del proprio organico, formato in larga parte da calciatori del luogo, adesso ha cambiato volto e si è affidata agli stranieri. Juan Martin, Catalani, Allende, Guillermo, B. Martin, Porta, Trabella, Baena, Sarmiento, Pisacreta, Bursett: questa una formazione tipo del San Luca nel girone di andata. Nessuno degli undici è italiano.

Al contrario, come si diceva, solo italiani nella Paolana. Il club del presidente Marcone ha fatto una scelta ben precisa. Nella formazione titolare dei tirrenici non ci sono calciatori nati all’estero. Paolana made in Italy, insomma, e fra l’altro la compagine cosentina ha cambiato anche prospettiva di classifica. L’anno scorso al termine del girone di andata arrancava in ultima posizione. Quest’anno, invece, sta disputando un torneo di medio-alta classifica. Corno, Miceli, De Luca, Mazzotta, Ficara, Santangelo, Sposato, Vitale, Angotti, Calomino, Stefano: questa una formazione tipo della Paolana. Una formazione di soli italiani e calabresi.
Altri esempi
Nella nostra analisi relativa al torneo di Eccellenza, anche il Rende ha preferito il “prodotto locale”, anche se i risultati di classifica non sorridono ai biancorossi, fra l’altro alle prese con il problema del campo sportivo. Il Rende ha infatti utilizzato 10 calciatori nati in Italia: unico calciatore nato all’esterno è Momo Alassani, nazionalità togolese, ma da diversi anni ormai nel nostro paese. Anche la Rossanese ha optato per utilizzare calciatori calabresi e nella formazione titolare ha un solo elemento di nazionalità estera. A seguire troviamo il Brancaleone con 9 assieme alla Palmese. Otto italiani inizialmente in campo per il Bocale e quindi a 7 troviamo Cittanova, Reggio Ravagnese, Soriano e Vigor Lamezia.
In casa Gioiese si spinge di più per l’esterofilia: sono 7 gli elementi di nazionalità diversa dalla nostra utilizzati dalla squadra viola nella formazione titolare. E poi ci sono Castrovillari e Dgs Praia Tortora con 6 e a seguire Ardore e Isola Capo Rizzuto con 5. In casa Castrovillari fra i calciatori maggiormente in evidenza il giovane greco Andreas Chatznikolaou, classe 2006, scuola Aek Atene. Nella Dgs Praia Tortora, invece, spicca il jolly argentino Thomas Rivadero.
È da aggiungere che in alcuni casi i calciatori provenienti da federazione estera hanno la doppia nazionalità. E va altresì spiegato che il dato preso in esame riguarda le formazioni titolari del torneo di Eccellenza, relativamente alla prima fase del campionato. Il mercato di dicembre ha comportato delle variazioni nell’organico, fra arrivi e partenze, ma il dato rimane comunque rilevante. Perché poco più di un calciatore su tre arriva dall’estero.