Domani 28 ottobre alle ore 10.45 la sala consiliare del Comune di Soriano Calabro ospiterà la manifestazione “Giustizia è Legalità… ricordando Filippo Ceravolo”.
Sono trascorsi tredici anni dalla morte di Filippo Ceravolo, vittima di mafia, ucciso a 19 anni in un agguato di ‘ndrangheta diretto contro un’altra persona. Forte e inconsolabile il dolore dei suoi genitori, che attraverso la voce del padre Martino grida ancora giustamente giustizia per un figlio divenuto il simbolo del dolore e delle vittime innocenti delle mafie.
Il sindaco Antonino Vittorio De Nardo (che porgerà un indirizzo di saluto), assieme a Luciana Varì (la quale modererà l’incontro), presidente del consiglio comunale del luogo in cui Filippo Ceravolo viveva, Soriano Calabro, hanno come ormai ogni anno scelto di dedicare una giornata al suo ricordo, affinché la memoria non venga mai meno e la famiglia possa sentire perenne l’abbraccio di una comunità che ha perso uno tra i suoi più bei fiori. Un ricordo che vede già la previsione di una intera giornata da svolgersi in primavera presso lo stadio del comune, in gemellaggio con la Sicilia.
Il ruolo della scuola
Atteso l’intervento di don Salvatore Randazzo, in arrivo dalla Sicilia per l’occasione, presidente dell’organizzazione di volontariato “Don Pino Puglisi“, erede dell’opera del sacerdote trucidato dalla mafia. Saranno presenti i giovani studenti del territorio, accompagnati dal loro dirigente scolastico Maria Francesca Durante che parlerà a nome della scuola ai presenti, delineando certamente quale sia l’impegno costante di tutti gli operatori del mondo scolastico per la tutela e la salvaguardia della giustizia in territori ad alto rischio mafioso.

E interverrà pure Titti Rando, presidente della Società Dante Alighieri di Tropea, all’indomani dell’inaugurazione delle attività di uno dei rari presìdi letterari della Dante presenti in Italia attraverso un avvio dedicato proprio al tema della legalità, che ha creato sinergie destinate a divenire solide e durature.
La ‘ndrangheta, fenomeno ramificato
Da sempre per la Rando, e per il Comitato Dante di Tropea, i temi di legalità e giustizia sono fondamenti da cui non prescindere per la promozione della cultura. E infatti in Italia è sua una delle più importanti tesi sperimentali, oggi nella biblioteca “Luca Attanasio”, compilata in tempi non sospetti, sulla struttura della criminalità organizzata in Calabria, quando ancora si credeva che il fenomeno calabrese fosse un mero fatto strettamente legato a vicende familiari, privo di quelle ramificazioni che il silenzio e l’essere stato a lungo sottovalutato ha proprio consentito alla ‘ndrangheta di diventare la prima organizzazione criminale al mondo.
In prima linea anche la Camera civile di Vibo Valentia, rappresentata dalla presidente Angela Pezzimenti, esponente, assieme al gruppo di avvocati che presiede, dei più alti valori etici e morali che il diritto chiama a osservare. La originale relazione di Luigi Fusaro, professore di Diritto privato dell’Università degli studi di Brescia, sarà il fiore all’occhiello dell’incontro sulla legalità nei rapporti tra cittadini, con l’analisi del diritto privato come garanzia di giustizia quotidiana.
































