«Noi commercianti di Vibo Valentia non ci stiamo. Non accettiamo di restare a guardare, inermi, in silenzio, mentre il commercio di prossimità scompare, trascinando con sé l’identità culturale, le tradizioni e la vivibilità della nostra città. Il centro storico è al collasso. Affitti insostenibili, bollette alle stelle, tributi comunali spropositati a fronte di servizi spesso inesistenti stanno spegnendo le nostre attività».
Esordiscono così decine di commercianti di Vibo Valentia in una accorata lettera indirizzata al sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo. Nella stessa esprimono un forte disagio: «Le strisce blu, attive mattina e sera per sei giorni su sette, rappresentano un ulteriore costo quotidiano per chi lavora e un ostacolo per i clienti, che sempre più spesso evitano il centro per paura di incorrere in una multa. Nessuna agevolazione, nessuna attenzione concreta, noi commercianti come fantasmi».
«Le nostre collezioni vengono svendute a saldo pur di sopravvivere, e spesso fatichiamo perfino a recuperare il solo capitale investito. Credeteci: una vera impresa. Viviamo nell’incertezza, in affanno costante, abbandonati da chi come le istituzioni dovrebbe tutelarci. Ci sentiamo lasciati soli, senza ascolto né risposte.
E ora? Come possiamo competere con l’apertura imminente di due centri commerciali nel cuore della città? Strutture moderne, climatizzate, con parcheggi gratuiti e prezzi irrisori. Noi non abbiamo alcuna possibilità di reggere il confronto ad armi pari. Se nulla cambia, per noi resterà solo una scelta: chiudere», hanno scritto i commercianti di Vibo Valentia.
«Ma non ci arrendiamo: vogliamo lanciare un appello: alla “Vibo vera!”, al cambiamento, all’amministrazione comunale, al sindaco Enzo Romeo, affinché mantenga le promesse fatte in campagna elettorale. Era con noi, quando protestavamo la morte del commercio locale. Era al nostro fianco e prometteva sostegno al piccolo esercente. A noi che teniamo vive le luci della città, che garantiamo socialità e sicurezza con la nostra sola presenza. – hanno asserito – Chiediamo oggi atti concreti, non parole. Chiediamo di valutare interventi urgenti e strutturali per salvare ciò che resta del tessuto commerciale del centro. Chiediamo la tutela delle attività di prossimità di centro città, chiediamo il piano del commercio. L’esercente di prossimità va tutelato in quanto a rischio estinzione. Chiediamo politiche che incentivino la presenza di persone, come l’apertura di un polo universitario in centro, e non l’ennesimo centro commerciale».
«Siamo padri, madri, nonni, famiglie intere, che dignitosamente chiedono di essere tutelate. Chiediamo che si percorra ogni via possibile per non farci morire. In caso contrario, sindaco Romeo, sarà ricordato come il sindaco che ha firmato la fine del commercio locale vibonese», hanno concluso i commercianti di Vibo Valentia.