La ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma, in programma dal 15 al 26 ottobre 2025, avrà un forte accento calabrese. Tre le produzioni realizzate con il sostegno della Calabria Film Commission presentate al festival.
Sandokan: l’eroe che sbarca in Calabria
Grande attesa per la première di “Sandokan”, la serie evento prodotta da Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction. La serie, attesa il prossimo autunno su Rai 1, vede Can Yaman nei panni dell’eroe.
Sandokan, nato dalla penna di Emilio Salgari, è un pirata malese che combatte contro l’imperialismo britannico a fine XIX secolo. Nelle sue avventure è affiancato dall’inseparabile amico e compagno di mille avventure, Yanez de Gomera. Nel suo passato, l’eroe ha subìto la perdita del regno e della famiglia, massacrati dai colonialisti.

Parte delle riprese della serie è stata realizzata in Calabria, a Lamezia Terme, dove si è ricostruita la colonia inglese di Labuan, ma anche a Le Castella, nei Laghi La Vota di Gizzeria e nelle suggestive location vibonesi di Grotticelle e Tropea.
Brunori Sas: un viaggio tra creatività e crisi
Il festival ospiterà anche la sezione Special Screening del documentario “Brunori Sas – Il tempo delle noci”, diretto da Giacomo Triglia.
Il film è un ritratto intimo del cantautore calabrese Dario Brunori, un artista noto per la scrittura ironica e profonda e per i testi che spaziano da temi sociali a questioni personali e esistenziali. Originario di Cosenza, Brunori ha saputo costruire una carriera solida e apprezzata, distinguendosi per l’autenticità.

Il documentario racconta il suo universo creativo attraverso la genesi del suo ultimo album, affrontando un periodo di dubbi e crisi artistiche, e il desiderio di ritrovare un senso nella vita e nella musica.
Rino Gaetano: un mito che risuona ancora
Infine, la rassegna celebrerà un’icona della musica italiana con il documentario “Rino Gaetano, sempre più blu”, diretto da Giorgio Verdelli.
Rino Gaetano, pseudonimo di Salvatore Antonio Gaetano, è stato un cantautore geniale e anticonformista, noto per le canzoni surreali e politicamente impegnate. Nato a Crotone nel 1950, ha lasciato un segno indelebile con la sua voce roca e i suoi testi pungenti, nonostante la sua carriera sia stata interrotta prematuramente dalla sua morte nel 1981 a soli 30 anni.

Il documentario non è una semplice biografia, ma un “sogno a occhi aperti” costruito attraverso materiali inediti, memorie private e le testimonianze di amici e colleghi. Tra le voci che compongono questo mosaico ci sono Riccardo Cocciante, Danilo Rea, Brunori Sas e Tommaso Labate, che in un viaggio in Fiat 128 ripercorre i luoghi calabresi del cantautore.