Un latitante è finito in manette. Nel corso di un servizio di controllo del territorio, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Aurisina hanno arrestato un cittadino rumeno di 37 anni sulla SP35, nei pressi di Opicina. L’uomo era destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dal Tribunale di Palermo nel 2016 per il reato di ricettazione.
Il controllo e l’arresto del latitante
Il trentasettenne è stato fermato mentre si trovava a bordo della sua autovettura insieme alla famiglia. Come riportato dall’Ansa, era in viaggio verso Cosenza, in Calabria. L’uomo, convinto che la sua posizione giudiziaria fosse stata risolta positivamente, stava rientrando in Italia. Ed è qui che è stato individuato dalle forze dell’ordine.
Dopo l’identificazione e la conferma del provvedimento pendente, i Carabinieri hanno proceduto con l’arresto. Successivamente, il cittadino rumeno è stato trasferito nel carcere di Trieste, dove dovrà scontare una pena di 7 mesi di reclusione.
Un arresto frutto del controllo del territorio
L’operazione sottolinea l’importanza dei controlli stradali e del monitoraggio capillare del territorio da parte delle forze dell’ordine. Il lavoro dei Carabinieri ha permesso di rintracciare e assicurare alla giustizia il latitante. Si tratta di una persona che, da anni, risultava ricercata per un reato grave come la ricettazione.
Le implicazioni del reato di ricettazione
La ricettazione, prevista e punita dall’articolo 648 del Codice Penale italiano, è un reato che consiste nell’acquistare, ricevere o occultare beni di provenienza illecita, con la consapevolezza della loro origine. La pena varia da due a otto anni di reclusione, ma in questo caso la condanna a sette mesi di reclusione era già stata stabilita e attendeva di essere eseguita.