«Nella giornata di ieri, 2 dicembre, gli studenti dell’Istituto Tecnico Industriale di Vibo Valentia (non per ultimi) hanno deciso di alzare la voce: con una protesta simbolica ma determinata, hanno disertato le lezioni per denunciare l’assenza di riscaldamento nelle aule. Questo gesto rappresenta un grido d’allarme contro una gestione insufficiente e irresponsabile della Provincia, che da troppo tempo ignora i problemi infrastrutturali delle scuole del territorio. La situazione è ormai insostenibile».
È quanto si legge in una nota di Gioventù Nazionale Vibo Valentia (movimento giovanile di Fratelli d’Italia), che «si schiera con decisione dalla parte degli studenti, denunciando l’incapacità delle autorità provinciali di garantire ambienti scolastici adeguati. È inaccettabile che, nel 2024, gli studenti siano costretti a frequentare lezioni in aule fredde e insalubri, con evidenti ripercussioni sulla salute e sul rendimento scolastico. Il diritto allo studio passa anche dalla possibilità di accedere a strutture sicure, dignitose e funzionali: un obbligo che ricade direttamente sulla Provincia, responsabile della manutenzione degli edifici scolastici. La protesta odierna non è un episodio isolato: si inserisce in un quadro di richieste più ampie, troppo spesso ignorate. Gli studenti non chiedono altro che il rispetto di un diritto costituzionale: studiare in ambienti adeguati».
«Non esistono scuole di “serie A” e “serie B” e la Provincia di Vibo Valentia sta trascurando il suo ruolo di garante del diritto all’istruzione. Non è accettabile che alcune scuole ricevano maggiore attenzione rispetto ad altre. Ogni istituto, ha pari dignità e merita condizioni ottimali per lo svolgimento delle lezioni. Il diritto all’istruzione, sancito dalla Costituzione, non ammette distinzioni né compromessi», ha dichiarato Antonino Rizzo, responsabile del Dipartimento scuola e istruzione di Gioventù Nazionale Vibo Valentia.
Per tale motivo, i giovani di Fratelli d’Italia – si legge ancora nella nota – rinnovano «il loro pieno supporto agli studenti delle scuole di Vibo Valentia e a tutte le scuole della Provincia che vivono situazioni analoghe. Esortiamo le autorità provinciali ad assumersi le proprie responsabilità, intervenendo con urgenza per risolvere problemi che non possono più essere rinviati. È il momento di passare dalle promesse ai fatti. Ribadiamo, infine, che ogni istituzione scolastica meriti rispetto e attenzione. Questa lotta riguarda tutti gli studenti e le famiglie che chiedono a gran voce una scuola più giusta, sicura e dignitosa. Non c’è più tempo per le scuse o per giocare allo scaricabarile perché il futuro dei giovani non può e non deve essere compromesso da una gestione approssimativa».