I contenuti con i quali il Pd di Vibo Valentia ha inteso replicare alle accuse provenienti da Stefano Luciano, segretario provinciale dell’Udc, e da altre forze di opposizione come Forza Italia, «rende l’esatta dimensione dei limiti di questa amministrazione che pensa di potere continuare a nascondere la propria incapacità dietro la storia di essere impegnati a risolvere i problemi lasciati dall’esecutivo guidato da Maria Limardo».
«Amministrazione Limardo disastrosa. Quella di Romeo è una riedizione perfetta»
È lo stesso Luciano ad intervenire, commentando le parole dei democrat: «Nessuno più di me è consapevole dei disastri della passata amministrazione, avendo condotto un’opposizione senza sconti alla stessa. Ma il punto è che, dopo un anno, l’amministrazione in carica avrebbe dovuto dimostrare nei fatti di essere realmente alternativa alla Limardo attraverso dunque un’azione amministrativa capace di affrontare e risolvere i problemi ereditati», ha affermato.
«Ed invece, si assiste ad una riedizione perfetta della precedente amministrazione anche nella volontà di utilizzare i soldi pubblici per la coltivazione dei propri orticelli, utilizzando le figure di esperti per distribuire le solite prebende. Con una differenza sostanziale che mentre la precedente amministrazione almeno in questo “si è saputa muovere”, l’attuale dimostra inconsistenza atteso che sono stati costretti a reiterare il primo bando sotto le mentite spoglie dello staff del sindaco», ha insistito il referente dell’Udc.
Il contrattacco di Stefano Luciano
«Dalla replica emerge anche l’incapacità di mantenere il dibattito su questioni amministrative e politiche trascendendo con una rozza dialettica in attacchi personali nei confronti di chi continua a fare politica nell’interesse della città, al netto di ogni posizione ideologica e senza comprendere che i cittadini giudicano le persone in base ai comportamenti non già in base alla tessera di partito. – ha continuato Luciano – E ciò perché si continua a pensare che attraverso l’aggressione sul piano personale agli antagonisti politici sia possibile nascondere l’evidente incapacità a rispondere nel merito dei temi posti che rimangono sullo sfondo. Ed infatti, di fronte a specifiche censure relative alla mancata soluzione delle tematiche ambientali – vedi torrente Sant’Anna e acqua -, per le quali il sindaco si era impegnato personalmente e pubblicamente a risolverle, nulla è stato controdedotto».
«Resta una città in preda alla disorganizzazione ed al caos con una delle farmacie più importanti sita in via Luigi Razza ancora bloccata (è giusto pensare all’Affrontata ma anche al servizio di distribuzione dei farmaci fondamentale per i cittadini) per lavori in corso fermi da tempo senza che nessuno tra imprese, direttore dei lavori ed assessori riesca ad assumersi le proprie responsabilità», ha concluso Stefano Luciano.