Il Sistema museale dell’Università della Calabria (Simu) ha compiuto un salto di qualità nella museologia calabrese con l’inaugurazione, appena effettuata, del rinnovato Museo di Zoologia e del nuovo Museo di Mineralogia e Petrografia.
Queste due straordinarie strutture, frutto di oltre due anni di lavoro e un investimento di oltre un milione di euro, consolidano l’identità dell’Unical come principale polo museale scientifico della Calabria e tra i più importanti del Mezzogiorno.
Innovazione e contesto regionale
La Calabria vanta una ricchezza museale storicamente legata all’archeologia e ai beni culturali statali (come il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e i Parchi Archeologici di Locri e Scolacium). In questo panorama, il Simu si distingue per la sua vocazione esclusivamente scientifica e per l’adozione pionieristica di tecnologie avanzate.
Mentre altri musei regionali stanno intraprendendo percorsi di digitalizzazione (anche tramite fondi Pnrr per la realtà aumentata e la catalogazione di decine di migliaia di beni), il polo Unical offre fin da subito un’esperienza integrata e immersiva. L’uso di realtà aumentata, camere immersive, installazioni multimediali e percorsi interattivi rende la visita un’esperienza unica ed emozionante, personalizzabile in base a utenza e fascia d’età.
Il nuovo cuore della scienza nel Campus
Chi visita l’Università della Calabria può ora immergersi in un vero e proprio “distretto della conoscenza” che spazia da testimonianze fossili a misteri della biodiversità.
I due nuovi musei si uniscono a quello di Paleontologia nel Cubo 14B del Ponte Bucci, occupando rispettivamente il quarto e il quinto piano. Questa vicinanza fisica crea un percorso naturale e agevole che include anche il limitrofo Giardino geologico e l’Orto botanico.
- Il Museo di Zoologia è un viaggio nella biodiversità, tra ambienti reali e virtuali, con percorsi interattivi e una camera immersiva che proiettano il visitatore nei sistemi acqua, terra e aria.
- Il Museo di Mineralogia e Petrografia espone oltre 2.000 esemplari da tutto il mondo, con focus sulle aree minerarie calabresi; grazie alla tecnologia, i visitatori possono osservare le simmetrie microscopiche e fenomeni spettacolari come le eruzioni vulcaniche.
A queste strutture si aggiungono, presso l’ex-Cud di Rende, il Rimuseum (Museo dell’ambiente) e il Museo interattivo di archeologia informatica, rendendo il Simu un grande polo che già attrae circa 18.000 visitatori ogni anno.
Il rettore Nicola Leone ha sottolineato che l’investimento testimonia la volontà dell’Unical di «mettere la scienza e la cultura al centro della vita del campus e del territorio». I musei sono aperti per visite guidate, con ingresso gratuito, dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00, solo previa prenotazione, scrivendo una mail a [email protected].
