La nuova Legge di Bilancio istituisca un fondo per facilitare l’accesso al credito di micro e piccole imprese artigiane e valorizzi il ruolo dei Confidi. È quanto chiede la Cna Calabria al Governo Meloni dopo avere analizzato la manovra finanziaria. Una manovra su cui la Confederazione degli Artigiani non esprime una bocciatura ma delle riserve, sottolineando come proprio le micro e piccole realtà siano escluse o svantaggiate da alcuni strumenti.
Una manovra finanziaria in chiaroscuro
In particolare, la Cna evidenzia che il ritorno del super ammortamento, che ha sostituito il credito d’imposta, porterà ad una contrazione del 40 per cento delle imprese artigiane che potranno accedervi. Positivo il giudizio sulla Zes Unica ma per la confederazione è un grave errore l’esclusione degli investimenti inferiori a 200mila euro, limite che va a colpire proprio le micro e piccole imprese.
Bene il rifinanziamento della Nuova Sabatini. Negativo, invece, il giudizio sulla restrizione al sistema delle compensazioni fiscali che mette in difficoltà finanziaria le tante piccole imprese che hanno maturato crediti investendo in innovazione o concedendo, legittimamente, lo sconto in fattura per interventi edilizi.
Le parole del presidente Giovanni Cugliari
«Le micro e piccole imprese rappresentano in Calabria la quasi totalità del tessuto economico. Studiare misure inclusive, che le valorizzino e ne facilitino l’accesso al credito, significa puntare alla crescita di tutto il territorio», afferma il presidente Cna Calabria Giovanni Cugliari.
Appello ai parlamentari calabresi
«Più volte – continua il massimo responsabile della Cna – abbiamo stigmatizzato la farraginosità dell’accesso al credito nonché l’eccessiva burocrazia: Elementi che tagliano le gambe a chi resta in Calabria e vuole crescere. Il nostro auspicio è che il Governo intervenga ora con una misura ad hoc, come il fondo per facilitare l’accesso al credito di micro e piccole imprese artigiane, e che valorizzi il ruolo dei Confidi. Ci rivolgiamo, inoltre, ai parlamentari calabresi affinché – conclude Cugliari – si interessino della restrizione delle compensazioni fiscali con un impegno fattivo e concreto a sostegno del Sud».





























