Si è conclusa con risultati più che positivi l’operazione di biorisanamento del torrente San Giovanni, che sfocia nel centro spiaggia di Nicotera Marina. Avviato il 5 agosto, l’intervento si è chiuso lo scorso 12 settembre, restituendo limpidezza alle acque e favorendo il ritorno di fauna ittica e anfibia, tra cui pesciolini, rane e granchi.
A promuovere l’iniziativa è stata la Pro Loco di Nicotera, grazie ai prodotti biologici forniti dalla Wetstone srl, già impegnata in analoghi trattamenti sul fiume Mesima e sul torrente Vena. La bioattivazione ha permesso di creare una vera e propria barriera naturale contro l’inquinamento, agendo sui batteri fecali e sugli enzimi, trasformando le acque torbide in acque trasparenti e prive di nutrienti che alimentano le fioriture algali.
Il biorisanamento era essenziale

L’idea del biorisanamento era nata in seguito a un convegno tenutosi a luglio a Nicotera, alla presenza del Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Camillo Falvo. Proprio il magistrato aveva raccolto l’appello della Pro Loco, impegnandosi a sollecitare le autorizzazioni necessarie. In tempi rapidi, il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, con i pareri di Arpacal, Capitaneria di Porto e uffici tecnici comunali, ha dato il via libera.
Il trattamento del San Giovanni è stato realizzato con il supporto dell’Azienda Calabria Verde, che ha effettuato interventi bisettimanali. Già dopo il secondo trattamento, i miglioramenti erano visibili: le acque, storicamente torbide, sono tornate limpide, consentendo la ricomparsa di fauna acquatica e creando un ambiente più salubre.
Come funziona la tecnologia
La tecnologia utilizzata si basa su microrganismi selezionati, enzimi, estratti vegetali e catalizzatori minerali che accelerano i naturali processi di autodepurazione degli ecosistemi acquatici. Il risultato è una significativa riduzione di azoto e fosforo, principali responsabili dell’eutrofizzazione, con un impatto positivo sia sulle caratteristiche microbiologiche dell’acqua, sia sulla stabilità del sedimento.
Il biorisanamento ha retto anche all’imprevista rottura della condotta Comunale che sta sversando da oltre un mese i liquami fognari che sono stati sbarrati e trasformati dall’effetto bioattivazione dei prodotti biologici immessi in polveri e in pasticche a lento rilascio, con un risultato sorprendente che testimonia la validità di queste tecniche brevettate e scientifiche, che vengono trattate ampiamente in altre zone d’Italia e nel mondo. Stesso trattamento è stato utilizzato nelle acque del grande laghetto dell’EUR di Roma, con una superficie che misura 85.120 metri quadrati e una profondità che varia tra i 2 e i 4 metri, fortemente inquinate e bio-risanate in tempi rapidi, riuscendo ad ospitare, nel luglio 2023, il Campionato Italiano di nuoto.
La sinergia tra Pro Loco e istituzioni

La Pro Loco di Nicotera, soddisfatta, ringrazia per la sensibilità e l’immediata disponibilità: il Procuratore della Repubblica di Vibo, Dott. Camillo Falvo; il Dirigente Generale del Dipartimento Ambiente Regionale, Ing. Salvatore Siviglia e il Dirigente Ing. Francesco Costantino; il Comandante della Capitaneria di Porto C.f. (CP) Guido Avallone; il Direttore Generale dell’Azienda Calabria Verde, Dott. Giuseppe Oliva; la Direttrice del Dipartimento ARPACAL dott.ssa Domenica Ventrice; la Dirigente Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Nicotera, Arch. Carmen Oppedisano, il titolare della ditta WetStone srl, Dott. Antonio Di Giacomo produttore che ha fornito gratis i prodotti per il biorisanamento e, in fine, i volontari della Pro Loco di Nicotera, in particolare, Marco Mollese.
Il biorisanamento del San Giovanni è utile ripeterlo una volta l’anno e, la Pro loco di Nicotera, si farà promotrice del successivo trattamento da iniziare a maggio 2025 per mantenere il mare della prossima estate salubre e balneabile, puntando a ottenere l’autorizzazione per trattare anche l’intero litorale nicoterese alfine di debellare definitivamente la piaga della fioritura algale.