«Esprimiamo forte preoccupazione e contrarietà rispetto alla decisione del Governo di bandire la gara per l’affidamento dei servizi ferroviari Intercity per il periodo 2027–2041, così come previsto dal recente Decreto Infrastrutture», si legge in un comunicato firmato congiuntamente da Vincenzo Fausto Pagnotta (segretario generale Fit Cisl Calabria) e Salvatore Pangallo (segretario regionale con delega alla mobilità ferroviaria).

Rischi per il servizio e l’occupazione
Secondo il sindacato, «questa misura, se non accompagnata da un chiaro perimetro normativo e da regole certe, rischia seriamente di compromettere non solo la qualità del servizio offerto ai cittadini, ma soprattutto la tenuta occupazionale e le condizioni di lavoro di migliaia di lavoratori, inclusi quelli che operano anche sul nostro territorio calabrese, già segnato da fragilità strutturali e carenze infrastrutturali croniche».
Un servizio pubblico essenziale
La Fit Cisl Calabria sottolinea che «in una regione come la Calabria, dove la mobilità rappresenta un diritto ancora troppo spesso negato, il rischio è che la logica del massimo ribasso e della concorrenza spinta finisca per penalizzare ulteriormente il Sud, aumentando le disuguaglianze territoriali. Il trasporto ferroviario non può e non deve essere trattato come un comparto qualsiasi del mercato, ma come un servizio pubblico essenziale, che va gestito con visione strategica e responsabilità sociale».

Richiesta di garanzie vincolanti
Il sindacato chiede con forza che «ogni eventuale gara sia subordinata a garanzie chiare e vincolanti: la clausola sociale deve essere obbligatoria, i livelli occupazionali devono essere tutelati, i diritti acquisiti rispettati e il contratto collettivo nazionale di riferimento applicato senza deroghe. Non possiamo permettere che l’efficienza venga scambiata con lo smantellamento delle tutele e la precarizzazione del lavoro, come già tristemente accaduto nel settore del cargo ferroviario.
È il momento della responsabilità – conclude la Fit Cisl Calabria – Il Governo apra subito un confronto serio con le organizzazioni sindacali. Saremo in prima linea per difendere il lavoro, la dignità dei ferrovieri e il diritto alla mobilità».