«Il tema Sanità, è sempre stato per la Calabria, smisuratamente spinoso, poiché innesca il riconoscimento non tanto velato, del fallimento che si perpetra da anni per chi amministra ovviamente a livello regionale, poiché le azioni che si succedono, da sempre, vanno in direzione opposta rispetto alle esigenze dei cittadini “fruitori”. Probabilmente non si focalizza la giusta attenzione. Le grandi questioni nell’ambito della città di Vibo Valentia, sono principalmente due: la riqualificazione e ristrutturazione dello Jazzolino e la realizzazione del nuovo nosocomio».
Esordisce così Sergio Barbuto, capogruppo di Liberamente Progressisti all’interno del consiglio comunale di Vibo Valentia. La sua disamina riguarda le condizioni della sanità nel Capoluogo, e principalmente lo stato delle strutture da riqualificare e da realizzare.
«Due grosse incognite»
«Rimangono due grosse incognite per motivi diversi: una per un finanziamento, che non si capisce dove sia finito, viste le ipotetiche scadenze alle quali era sottoposto; l’altro con un cronoprogramma ballerino che, alterando il piano iniziale, prevedeva una tempistica già non rispettata. – ha detto Barbuto – Per quanto attiene lo Jazzolino, come prevedevano gli step in origine, palesati dal Commissario dell’Asp vibonese, doveva esserci un finanziamento di 25 milioni di euro per ristrutturare l’intero corpo di fabbrica, che comprendeva anche, un piano gestione a comparti dei diversi reparti. Di tutto questo non si è visto nulla, nessuna chiara, risposta, nessun cantiere è stato consegnato».
«Il nuovo ospedale ha sì un cantiere in fermento dove si vedono maestranze operative e mezzi che si succedono continuamente, ma è anche vero che non si sono già rispettate le tempistiche, che prevedevano la conclusione dello stesso nei primi mesi del 2026 (siamo ancora alle prime opere in elevazione). Oggi si parla di uno slittamento con consegna dei lavori il 21/05/2028 ed un termine a luglio 2028», ha asserito.
Il nuovo ospedale e le necessità dei vibonesi
«Questioni che necessitano di risposte certe e non aleatorie. Non è possibile mantenere questo stato di incertezza sul tema della sanità, centralità politica di ogni amministrazione, punto focale dell’interesse di tutti, soprattutto di coloro che non la vedono come ambito di certezza e rassicurazione», ha continuato Barbuto.
«Abbiamo poi una migrazione sanitaria verso altre Regioni, con un buco di finanza pari a 307 milioni l’anno alla sanità calabrese, che costringe, molti pazienti ad espletare le cure su altre strutture adeguate, non carenti come in Calabria e nello specifico Vibo Valentia. Sono necessarie manutenzioni periodiche e costanti, che riguardano tutte le strutture ospedaliere del Vibonese», ha affermato il capogruppo di Liberamente Progressisti.
«La Corte dei Conti, chiarisce come non si è rafforzata la rete territoriale e che il completamento del nuovo ospedale, oggi solo al 14%, ha subìto troppe revisioni, dovute presumibilmente anche ad errori progettuali iniziali che ne hanno alterato il quadro economico originario. Usciamo dalla palude di una sanità vibonese inesistente ed inefficace. Solo guardando ed intervenendo nel modo giusto, si può fare del proprio territorio un’eccellenza», ha concluso.
































