È ufficialmente partito un importante progetto di monitoraggio del gatto selvatico (Felis silvestris) nel Parco Naturale Regionale delle Serre, frutto della collaborazione tra l’Ente Parco e il Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria (UNICAL). Un’iniziativa strategica che rafforza la tutela della biodiversità in una delle aree protette più importanti del Mediterraneo.
Obiettivo: censire la presenza del Felis silvestris nella ZSC “Bosco di Stilo – Bosco Archiforo”
Il progetto si concentra sulla Zona Speciale di Conservazione (ZSC) “Bosco di Stilo – Bosco Archiforo”, parte integrante della Rete Natura 2000, e si propone di censire la presenza e la densità del gatto selvatico nella zona. Con i suoi oltre 4.900 ettari di estensione, quest’area campione consente, tramite analisi statistiche, di estendere i dati raccolti all’intera superficie del parco.
La metodologia di rilevamento adottata è quella del fototrappolaggio, tecnica non invasiva ideale per lo studio di specie elusive come il gatto selvatico. A coordinare il progetto è il professor Emilio Sperone, Responsabile Scientifico UNICAL, che ha diretto nelle scorse settimane l’installazione delle prime fototrappole.
Risultati preliminari della ricerca UNICAL: almeno quattro esemplari
I primi dati raccolti sono promettenti: almeno quattro esemplari di Felis silvestris sono stati rilevati all’interno dell’area di studio. Ma non solo: le fototrappole hanno documentato anche la presenza diffusa di altri mesocarnivori, tra cui martora (Martes martes) e faina (Martes foina), specie riprese nella maggior parte dei punti di campionamento.
«Il progetto di monitoraggio del gatto selvatico conferma l’altissimo valore ecologico del Parco delle Serre, scrigno di biodiversità tra i più rilevanti del Mediterraneo. In collaborazione con l’UNICAL, rafforziamo il nostro impegno per una tutela attiva, fondata su ricerca scientifica e partecipazione. Le prime evidenze non solo attestano la presenza del felide, ma restituiscono l’immagine di un ecosistema vivo, ricco e integro: un patrimonio da custodire con orgoglio e da trasmettere alle nuove generazioni», ha dichiarato il commissario del Parco, Alfonso Grillo
Gatto selvatico: sentinella della salute delle foreste
Il gatto selvatico europeo, specie protetta e particolarmente elusiva, è spesso considerato una vera e propria sentinella della salute degli ecosistemi forestali. La sua presenza stabile è indice di un ambiente integro, dove l’equilibrio tra predatori e prede è ancora funzionante.
Il monitoraggio in corso rappresenta un importante passo avanti verso una gestione scientificamente orientata delle aree protette, con l’obiettivo non solo di conservare, ma anche di comprendere e valorizzare la ricca fauna del Parco delle Serre. Un modello virtuoso di collaborazione tra enti pubblici e università, che rafforza la vocazione naturalistica e scientifica del territorio calabrese.