«Le parole contano. Soprattutto quando si parla di legalità, memoria e impegno civile». Recita così l’incipit di una nota diramata da Gioventù Nazionale, in merito alla querelle che sta tenendo banco negli ultimi giorni in merito all’inaugurazione della Scalinata della Legalità a Tropea. Le parole di un assessore di Parghelia, infatti, non sono passate inosservate.
«In un periodo storico in cui il rispetto per le istituzioni e per chi lavora quotidianamente alla costruzione di una società più giusta dovrebbe essere un valore condiviso, non possiamo restare indifferenti davanti a dichiarazioni che rischiano di sminuire il significato profondo di un’iniziativa tanto simbolica quanto concreta e importante: la Scalinata della Legalità inaugurata a Tropea. Se fossero vere, riteniamo inaccettabili le dichiarazioni in merito dell’assessore Rosy Cutuli del Comune di Parghelia», continua Gioventù Nazionale.
«Un’iniziativa promossa con passione da studenti, famiglie delle vittime innocenti di mafia, istituzioni locali e realtà associative, che ha rappresentato un momento importante di memoria e sensibilizzazione civile. Pur comprendendo che il dibattito politico possa talvolta portare a espressioni forti, riteniamo le eventuali dichiarazioni dell’assessore inappropriate nei toni e nel merito, soprattutto per il contesto e per il rispetto dovuto a chi ha partecipato con spirito costruttivo», scrive ancora il movimento giovanile di Fratelli d’Italia.
Le parole di Antonino Rizzo, uno dei referenti di Gioventù Nazionale
Gioventù Nazionale della provincia di Vibo Valentia, dunque, «esprime vicinanza e pieno sostegno agli organizzatori dell’iniziativa, a partire dagli studenti fino alle autorità civili e militari coinvolte. Ogni gesto di educazione alla legalità è un seme piantato per il futuro della nostra terra e merita rispetto e riconoscimento». A rincarare la dose è Antonino Rizzo, responsabile del Dipartimento Scuola e Istruzione di Gioventù Nazionale Vibo Valentia: «Come responsabile scuola e istruzione di Gioventù Nazionale Vibo Valentia e come persona facente parte della famiglia proprietaria della scalinata, esprimo dispiacere per le parole dell’assessore Cutuli. La Scalinata della Legalità è un progetto comunicativo nato per educare e unire, non per dividere. Pieno sostegno agli studenti e a chi ha creduto fin dall’inizio in questa iniziativa».
«Invitiamo quindi tutti, a partire da chi ricopre ruoli istituzionali, a usare sempre parole che uniscano e valorizzano il lavoro positivo che viene svolto nei nostri territori, soprattutto quando riguarda temi così importanti e delicati. La memoria, la cultura della legalità e l’impegno delle nuove generazioni sono la risposta più forte e concreta a ogni forma di disillusione», conclude Rizzo.