Pellet venduto online a prezzi incredibilmente bassi, ma si trattava di una truffa ben congegnata. La Procura della Repubblica di Crotone, diretta dal Dott. Giuseppe Guarascio, ha iscritto nel registro degli indagati quattro persone residenti a Crotone, accusate di aver messo in atto un articolato sistema di frode informatica e truffa ai danni di utenti del web, durante l’autunno del 2022.
Il contesto: caro energia e corsa al pellet online
Con l’avvio del conflitto tra Russia e Ucraina e il conseguente aumento dei costi per il riscaldamento domestico, molti cittadini italiani si sono rivolti al web alla ricerca di offerte vantaggiose sul pellet. In questo clima di incertezza e crisi energetica, approfittando anche delle restrizioni ancora in vigore legate al COVID-19, i quattro indagati avrebbero creato falsi e-commerce per vendere pellet a prezzi altamente competitivi, inducendo in errore gli utenti.
La truffa: siti falsi e annunci sui socia
Secondo le indagini condotte dalla Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Crotone, gli indagati avrebbero:
- Creato quattro siti web fittizi, con layout professionali e offerte allettanti
- Lanciato campagne promozionali mirate sui social network per attirare potenziali acquirenti
- Incassato i pagamenti senza mai consegnare la merce
Il tutto sarebbe avvenuto in meno di dieci giorni, tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre 2022, con un bottino stimato di quasi 20.000 euro, raccolto attraverso 26 truffe online.
Le indagini: ricostruito ogni singolo raggiro
Gli investigatori hanno seguito tracce informatiche e flussi finanziari, riuscendo a identificare con precisione i quattro sospetti, tutti residenti nel territorio crotonese. La ricostruzione dettagliata di ogni caso è avvenuta sotto la direzione del pubblico ministero, consentendo di delineare il quadro dell’attività fraudolenta di commercio pellet messa in atto in modo sistematico.
Come previsto dalla legge, si precisa che gli indagati sono da considerarsi presunti non colpevoli fino a eventuale sentenza definitiva. L’accertamento delle responsabilità penali spetterà al giudice competente nel corso del successivo processo.