La Polizia di Stato ha eseguito sette misure cautelari in carcere nei confronti dei presunti responsabili del violento pestaggio avvenuto lo scorso 6 gennaio in un locale di Serra San Bruno, nel Vibonese, durante i festeggiamenti dell’Epifania. L’operazione è il risultato di complesse indagini condotte dalla Squadra Mobile di Vibo Valentia e dal Commissariato di Serra San Bruno, coordinate dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia.
Violenza durante la notte dell’Epifania
L’episodio si è verificato la sera del 6 gennaio 2025, quando tre giovani dipendenti di un locale di Serra San Bruno sono stati brutalmente aggrediti da un gruppo di coetanei. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’aggressione sarebbe stata il culmine di una serie di minacce e pretese avanzate già a dicembre 2024 da uno degli indagati, che aveva intimato agli organizzatori dell’evento di consentire l’ingresso gratuito a lui e al suo gruppo alle feste di Capodanno ed Epifania.
Alla base della violenza, quindi, vi sarebbe un comportamento intimidatorio volto a ottenere vantaggi illeciti. La situazione è degenerata durante la notte dell’Epifania, quando il gruppo, a seguito del rifiuto dello staff di farli accedere a un’area riservata, ha fatto irruzione nel locale aggredendo fisicamente i tre dipendenti e provocando danni alla struttura. Le vittime hanno riportato lesioni giudicate guaribili fino a 20 giorni.

Le indagini e gli arresti degli autori del pestaggio nel Vibonese
L’azione investigativa ha incluso l’escussione dei testimoni presenti e l’analisi delle immagini di videosorveglianza. Questi elementi hanno permesso di ricostruire i fatti e identificare i sette presunti aggressori.
Sulla base delle prove raccolte e della gravità delle condotte, il Pubblico Ministero ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P. del Tribunale di Vibo Valentia l’emissione di sette ordinanze di custodia cautelare in carcere. L’operazione di arresto avvenuta oggi, 13 maggio 2025, ha coinvolto anche personale della Squadra Mobile di Catanzaro, i Reparti Prevenzione Crimine di Vibo Valentia e Siderno, oltre alle unità cinofile della Questura.
Reati contestati e provvedimenti precedenti
Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di estorsione, lesioni personali, minaccia e danneggiamento aggravati. In precedenza, alcuni dei soggetti erano già stati destinatari di Avviso Orale di P.S. e di D.A.S.P.O. Willy, che vieta l’accesso a locali pubblici e luoghi di intrattenimento.
L’operazione contro i responsabili del pestaggio avvenuto nel Vibonese si inserisce nel più ampio impegno della Polizia di Stato nella prevenzione e repressione dei fenomeni di devianza giovanile e delle cosiddette “baby gang”, che minano la sicurezza pubblica e il vivere civile.
Si ricorda che i provvedimenti adottati in fase investigativa non implicano colpevolezza e che gli indagati devono essere considerati innocenti fino a sentenza definitiva, in conformità con quanto previsto dal nostro ordinamento giuridico.