Tra le ricchezze più preziose, il Sole riveste il primo posto: nell’Universo, nella nostra Calabria. È il simbolo del calore, senza il quale non si può stare; delle passioni più profonde, che accendono le fiamme dell’esistenza; e della cultura e del mito. Senza passare nemmeno per il viaggio di Ulisse, il risveglio della primavera con la felicità di Demetra o la Città del Sole di Tommaso Campanella, la stella più grande istruisce e illumina la vita, regala speranza. Vista da vicino, metafora del bello assoluto. Conferisce gioia, come quella provata da chi, nel giorno del solstizio d’estate, si è ritrovato, illuminato dai raggi del mattino in uno dei luoghi più importanti del nostro territorio: la Marinella di Pizzo. Davvero in tanti per la Festa del Sole!
Festa che quest’anno ha recato con sé giochi, colori, musica, sport e attività briose e leggere, inaugurata dall’assessore alle Politiche sociali Marina Betrò e dal garante comunale per l’infanzia e l’adolescenza Tiziana Ceravolo, sempre in prima linea per la tutela e la difesa dei giovani.

Insieme hanno stretto le mani alla moltitudine di associazioni che ha alzato i propri baluardi, cuciti con i fili dell’umanità che guarda con attenzione alle nuove generazioni. Insieme per dar vita a nuove forme di collaborazione, condividere idee, progetti e risorse, rispondere con attenzione e solerzia alle varie necessità della comunità ed esplorare innovative forme di intervento a sostegno dei minori svantaggiati. Uniti per dire “no” a tutte le forme di bullismo e aprire a possibilità concrete di intervento.

La panchina dei diritti dei bambini
«Nel giorno più lungo dell’anno celebriamo ciò che spesso resta invisibile: la città vista dai piccoli, fatta non da muri ma di legami. Sono loro i cartografi dell’invisibile – il commento di Tiziana Ceravolo – poiché creano spazi in cui la luce è possibilità, cura e ascolto. Celebrando il Sole si celebra non solo ciò che esso illumina, ma quel che rivela».

Tiziana Ceravolo ha proseguito: «Grazie alle donazioni dell’azienda Sardanelli e all’operato artistico di Caterina Rizzo, l’aver inaugurato (assieme al garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza) la prima panchina regionale dei diritti dei bambini con Qr code, che riporta alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia, costituisce un punto fermo per noi imprescindibile, così come parimenti lo è l’aver adibito una cassettina postale, in cui i giovanissimi sono invitati a porre le istanze e le richieste di ciò che desiderano si realizzi nella loro città».
Ceravolo ha ricordato infine «l’Unicef, la Pro Loco, il Comitato Marinella, Artigianfamiglia, i Baca, l’Atletico Pizzo, Lory Volley, i Formidabili, l’Asd Città di Pizzo e l’Associazione Bocciofila del Comune, per creare una realtà che permanga nel tempo».

Un commento profondo e intenso, che custodisce l’operato di chi ama la propria città e guarda al futuro con concretezza, non con mera aspettativa, sotto la luce del Sole sempre, emblema di vitalità, forza irradiante, sapienza.