Si è svolto con una grande partecipazione di pubblico l’evento “Pizzo Città Identitaria”, ospitato nel suggestivo Palazzo della Cultura della cittadina tirrenica. Una serata dedicata alla riscoperta delle radici storiche e culturali di Pizzo, attraverso un dialogo coinvolgente e profondamente sentito.
A introdurre l’incontro è stata Mariangela Preta, direttore dei Musei Civici di Pizzo, che ha aperto il dibattito insieme al sindaco Sergio Pititto, sottolineando l’impegno dell’amministrazione nella valorizzazione del patrimonio culturale cittadino. Protagonista della narrazione è stato l’attore e regista Edoardo Sylos Labini, che ha condotto il pubblico in un percorso emozionale attraverso i personaggi e i luoghi identitari di Pizzo. Le sue letture sceniche, accompagnate dalle musiche originali del maestro Sergio Colicchio, hanno dato voce a pagine fondamentali della storia cittadina.
L’ultima lettera di Gioacchino Murat
Particolarmente toccante è stata l’interpretazione dell’ultima lettera di Gioacchino Murat, figura centrale per Pizzo, seguita dal racconto evocativo del capitano della nave del naufragio che diede origine alla Chiesa di Piedigrotta, uno dei simboli più rappresentativi della devozione e della memoria collettiva locale.
Durante la serata sono stati presentati i personaggi identitari di Pizzo, protagonisti di un percorso di ricerca e valorizzazione che mira a rafforzare il senso di appartenenza della comunità. Il pubblico ha accolto con grande interesse e partecipazione le testimonianze e i racconti, segno di una cittadinanza sempre più attenta e sensibile alla propria storia.
Le dichiarazioni di Sergio Pititto e Mariangela Preta
Il sindaco Sergio Pititto, nel corso del suo intervento, ha sottolineato che «la cultura è il fondamento su cui costruire il futuro della nostra comunità. Eventi come questo ci ricordano quanto sia preziosa la nostra storia e quanto sia importante custodirla e raccontarla alle nuove generazioni. Pizzo è una città ricca di identità e di simboli che meritano di essere valorizzati ogni giorno.»
Mariangela Preta, invece, si è detta convinta che «Pizzo possiede una forza narrativa straordinaria. Dai personaggi storici ai luoghi simbolici, ogni elemento contribuisce a definire un’identità viva e condivisa. Il nostro impegno è trasformare questa ricchezza in una visione culturale capace di coinvolgere cittadini e visitatori, rendendo i musei un punto di riferimento per tutta la comunità.»
La serata si è conclusa con i ringraziamenti dell’amministrazione e con l’intervento dedicato al valore del tartufo di Pizzo come ulteriore simbolo identitario, insieme ai riferimenti ai progetti futuri, tra cui l’ipotesi di un Museo del Tartufo, destinato a diventare un nuovo presidio culturale e turistico per il territorio.
«L’iniziativa conferma il forte impegno del Comune e dei Musei Civici nel promuovere momenti di approfondimento culturale capaci di unire conoscenza, emozione e senso di comunità», hanno infine fatto presente gli organizzatori.































