
Non lasciare sola l’Autorità di sistema portuale. Intervenire sui fondali. Pensare al comparto industriale, a quello ittico e a quello turistico. Tutti elementi, questi, ritenuti «imprescindibili» dalla natura «polivalente» del porto di Vibo Marina. Pensieri parole del sindaco di Vibo Valentia Enzo Romeo che dedica intere pagine allo sviluppo di Vibo Marina. In particolare, è nel III capitolo del suo programma politico-amministrativo che il primo cittadino tratta, tra gli altri argomenti, con maggiore specificità proprio il tema del ruolo e del rilancio dello scalo portuale vibonese. Innanzitutto – dice in premessa il capo dell’amministrazione – «non bisogna commettere il grave errore di lasciare sola l’Autorità di sistema portuale, come accaduto in questi anni: a sostegno, l’amministrazione comunale dovrà farsi parte diligente nella ricerca delle risorse necessarie. Ma soprattutto instaurando un innovativo e proficuo rapporto tra Comune e Autorità portuale per collaborare alla realizzazione di progetti congiunti di valorizzazione generale del porto e delle aree circostanti».
La trasformazione del porto: progetti e rilancio di diversi comparti
Tornando ai progetti, tra questi, il più urgente – dice Romeo – «riguarda i lavori di dragaggio dei fondali. Questi, trascurati da lungo tempo, hanno subito un nocivo incremento della loro altezza a scapito della funzionalità del porto. Tuttavia, non bisogna ignorare la complessità della materia: l’attuale innalzamento dei fondali ha costituito nel tempo anche un’opera di naturale consolidamento delle banchine che, venendo meno, imporrebbe un nuovo consolidamento artificiale delle stesse. Operazione imponente ma non impraticabile. Altra questione riguarda invece il prolungamento del Molo Foraneo (cosiddetto Molo Verde) che assieme all’operazione di consolidamento e dragaggio già descritta, consentirebbe l’attracco delle navi da crociera e la protezione dall’insabbiamento della fascia costiera denominata “Timpa Janca”. Funzionalità necessaria sia al comparto industriale – ma anche ittico – che per quello turistico: sono elementi imprescindibili dalla natura polivalente dello scalo portuale vibonese». Ma sono certamente le potenzialità di sviluppo turistico quelle su cui il sindaco intende puntare «con maggiore impegno: la crocieristica – spiega il sindaco – rappresenta il possibile innesco per il rilancio e l’espansione delle attività portuali, pensando da subito a una stazione marittima/stazione passeggeri e alla separazione dei flussi commerciali e turistici. In questo solco di fitta relazione tra settori emerge l’esigenza d’incentivare, intorno ai pontili di via Emilia, un ingente ampliamento delle imprese esistenti e l’insediamento di nuove iniziative ricettive, del commercio e dei servizi».
Mettere in relazione il settore turistico della nautica con la produzione delle imbarcazioni da diporto
Di più: «È possibile connettere – annota il primo cittadino – il ramo turistico della nautica con la promozione di una nuova filiera della produzione, industriale e artigianale, delle imbarcazioni da diporto e per la navigazione a vela e sportiva. Molti sono gli edifici industriali che potrebbero essere convertiti a nuovi impieghi. Ma ogni aspetto che sia proiettato ad accrescere i flussi deve essere accompagnato da politiche amministrative efficaci sul fronte dei servizi pubblici». E ancora: «Le “frazioni costiere” vibonesi – spiega sempre Romeo – sono caratterizzate da un lungo tratto di splendide spiagge sulle quali occorre investire, con pazienza e buona volontà, per riannodare l’antico legame d’attrattività prettamente balneare che possedevano, condizione oggi molto compromessa dal solito grigiore della trascuratezza e dai connessi problemi di balneabilità delle acque. Con equilibrio e buon senso, un Piano spiagge – che altrove ha costituito un volano di sviluppo e occupazione – è necessario farlo sorgere anche qui. Salvaguardando l’esistente e ponendosi l’obiettivo dell’incremento dell’occupazione: una questione primaria che potrà trovare realizzazione solo in un sistema integrato, tra attività principali ed effetto moltiplicatore sull’indotto. E poi c’è il tema della stazione ferroviaria che deve tornare a essere scalo che agevoli i collegamenti con il resto del territorio provinciale e regionale. Rimane urgente ottenere l’insediamento stabile di un Poliambulatorio sanitario e di una postazione di vaccinazione per bambini e anziani, di una collocazione per il 118 e la reperibilità della Guardia Medica notturna e nei festivi. Così come è necessario – chiude Romeo – che sia maggiormente presente la Polizia locale e il decentramento iniziale di alcuni servizi».



































