La Polizia di Stato ha arrestato un uomo residente nella provincia di Napoli, gravemente indiziato di aver perpetrato una truffa ai danni di due anziani, utilizzando il ben noto stratagemma del finto impiegato delle poste. Il truffatore avrebbe sottratto contanti e gioielli per un valore di diverse migliaia di euro.
L’arresto grazie alla collaborazione tra le Squadre Mobili di Catanzaro e Napoli
L’operazione è scattata nella mattinata di ieri, quando la Squadra Mobile di Catanzaro, con il supporto degli agenti della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Giugliano in Campania, ha dato esecuzione a un’ordinanza cautelare emessa dal Tribunale di Catanzaro – Seconda Sezione Penale, su richiesta della Procura della Repubblica.
Il modus operandi della truffa in Calabria: la finta multa del nipote
Secondo quanto emerso dalle indagini, tuttora in fase preliminare, l’episodio risale al novembre 2023. L’uomo si sarebbe presentato alla porta delle vittime – due anziani – spacciandosi per un incaricato delle Poste Italiane. Il pretesto? La riscossione urgente di una somma di denaro per conto del nipote degli anziani, vittime della truffa in Calabria, apparentemente necessaria per saldare una multa.
Ingannati dall’apparente ufficialità dell’uomo e preoccupati per il presunto coinvolgimento del nipote, gli anziani hanno consegnato al truffatore contanti e preziosi. Solo in seguito si sono accorti della truffa ben orchestrata.
Arresti domiciliari per il presunto truffatore
Alla luce degli elementi raccolti, il giudice ha disposto gli arresti domiciliari per l’indagato. Le accuse sono al momento oggetto di verifica processuale, in attesa del confronto tra le parti.
La Polizia di Stato: massima attenzione per la tutela degli anziani
L’operazione rientra nella più ampia strategia della Polizia di Stato contro le truffe agli anziani, un fenomeno purtroppo in crescita. Le forze dell’ordine ribadiscono l’importanza di non fidarsi di sconosciuti che si presentano a casa con richieste di denaro, anche se appaiono credibili o affermano di agire per conto di enti ufficiali.