Arrestati tre uomini nel Cosentino con l’impiego di un drone. L’operazione è stata condotta dai Carabinieri della Compagnia di Scalea, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Paola su richiesta della Procura. I tre indagati sono accusati, a vario titolo, di rapina aggravata, violenza sessuale, lesioni personali gravi e sequestro di persona.
Rapina in villa a Scalea: cosa è successo
Il provvedimento arriva al termine di un’intensa attività d’indagine avviata dopo i gravi fatti avvenuti nella notte del 21 maggio 2024 in località Piano Grande, a Scalea (CS). Secondo le ricostruzioni investigative, tre uomini di nazionalità romena avrebbero fatto irruzione nella casa di una coppia di anziani, lei 72 anni e lui 84.
I malviventi, dopo aver infranto il vetro di un infisso e introdotti nell’abitazione, avrebbero minacciato i coniugi utilizzando un coltello e una pistola. L’anziano sarebbe stato immobilizzato, mentre la donna avrebbe subito una violenza sessuale. Entrambi avrebbero riportato lesioni. I criminali si sarebbero poi fatti consegnare denaro e monili in oro. Durante i primi accertamenti, i Carabinieri sono riusciti a recuperare 45.000 euro, sottratti in parte dai malviventi ma poi abbandonati.
Indagini: intercettazioni, tabulati e analisi del RIS
Fondamentali per risalire agli autori della terribile rapina sono risultate:
- le testimonianze delle vittime
- l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona
- le intercettazioni telefoniche e ambientali
- lo studio di una vasta mole di tabulati telefonici
Le indagini hanno presentato anche difficoltà legate all’utilizzo, nelle conversazioni tra gli indagati, di linguaggio criptico e dialetto Romanés.
Un contributo decisivo è arrivato dagli accertamenti tecnici condotti dal RIS dei Carabinieri di Messina. Le analisi scientifiche hanno evidenziato compatibilità tra i profili genetici degli indagati e le tracce biologiche rinvenute sulla scena del crimine e sugli indumenti della vittima. Le verifiche sono state eseguite con tecniche innovative in grado di determinare l’ascendenza biogeografica dei presunti responsabili.
Arresto con drone: così sono stati localizzati i ricercati
I tre sospettati si erano inizialmente resi irreperibili. Per rintracciarli, i Carabinieri hanno utilizzato tecnologie avanzate di monitoraggio, tra cui un drone che ha permesso di localizzarli con precisione. Durante il blitz, uno dei ricercati ha tentato la fuga passando dai tetti delle abitazioni circostanti, ma è stato rapidamente bloccato dopo un breve inseguimento.
























