La Commissione parlamentare antimafia, nell’ambito delle verifiche sui candidati alle prossime elezioni regionali in Calabria, ha reso noti i nominativi di tre aspiranti consiglieri ritenuti “impresentabili” sulla base del codice di autoregolamentazione.
Ecco chi sono gli “impresentabili“
I nomi indicati dalla Commissione sono quelli di Orlando Fazzolari (Noi Moderati), Filomena Greco (Casa riformista per la Calabria – Italia Viva) e Orlandino Greco (Lega per Salvini Calabria).
La segnalazione dell’organismo parlamentare, presieduto da Chiara Colosimo, non equivale a un giudizio di colpevolezza. È infatti finalizzata a garantire la massima trasparenza e a informare l’elettorato sulle posizioni giudiziarie dei candidati. Il tema della legalità rimane dunque centrale nella campagna elettorale. Con l’attenzione puntata non solo sui programmi politici, ma anche sui requisiti etici e giudiziari di chi si candida a rappresentare la Calabria.
Le motivazioni della Commissione antimafia
Per il rinnovo del Consiglio regionale della Regione Calabria, risultano in violazione del codice di autoregolamentazione, e dunque “impresentabili”, le candidature di:
- Fazzolari Orlando, candidato al Consiglio regionale della Calabria per la lista «Noi Moderati». Nei confronti del predetto candidato, il GIP presso il tribunale di Reggio Calabria, in data 11 giugno 2021, ha disposto il rinvio a giudizio per delitti contro la pubblica amministrazione che integrano le fattispecie di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio (di cui all’articolo 319 del codice penale) e frode nelle pubbliche forniture (di cui all’articolo 356 del codice penale). Il procedimento è attualmente pendente in fase dibattimentale innanzi al tribunale di Reggio Calabria con prossima udienza fissata l’8 ottobre 2025. La predetta candidatura risulta pertanto in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera b) del codice di autoregolamentazione.
- Greco Filomena, candidata al Consiglio regionale della Calabria per la lista «Casa Riformista per la Calabria-Italia Viva». Nei confronti della predetta candidata, il Gup presso il tribunale di Castrovillari ha disposto il rinvio a giudizio, in data 9 gennaio 2024, per il reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (di cui all’articolo 353-bis del codice penale) e, in data 10 aprile 2025, per il reato di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio (di cui all’articolo 319 del codice penale). Il procedimento è attualmente pendente in fase dibattimentale, con trattazione unitaria, innanzi al tribunale di Castrovillari con prossima udienza fissata al 25 ottobre 2025. La predetta candidatura risulta pertanto in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera b) del codice di autoregolamentazione.
- Greco Orlandino, candidato al Consiglio regionale della Calabria per la lista «Lega per Salvini Calabria». Nei confronti del predetto candidato, il Gip presso il tribunale di Catanzaro ha disposto, in data 17 febbraio 2020, il rinvio a giudizio per il reato di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio (di cui all’articolo 319 del codice penale), aggravato dal metodo mafioso (di cui all’articolo 416-bis.1 del codice penale); per il reato di scambio elettorale politico-mafioso (di cui all’articolo 416-ter del codice penale) e per il reato di corruzione elettorale (di cui all’articolo 86 del decreto del Presidente della Repubblica n. 570 del 1960). Il procedimento è attualmente pendente in fase dibattimentale innanzi al tribunale di Cosenza con prossima udienza fissata al 25 settembre 2025. La predetta candidatura risulta pertanto in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettere b), e) e q) del codice di autoregolamentazione.