Le recenti elezioni regionali in Calabria hanno riconfermato e amplificato uno scenario politico già noto, ma che ha superato le aspettative: il netto dominio di Forza Italia all’interno del centrodestra e l’andamento altalenante degli altri partiti. La tornata elettorale si è rivelata una forte spinta per gli azzurri, mentre ha riservato qualche sorpresa e delusione per gli alleati e per il fronte progressista.
Il trionfo di Forza Italia e la forza della compagine azzurra
Forza Italia si conferma la prima forza politica in Regione con un solido 17,98% dei consensi, ben 5 punti percentuali in più rispetto a Fratelli d’Italia. Il vero dato impressionante, tuttavia, emerge dalla sinergia con la lista personale del presidente riconfermato Roberto Occhiuto, che ottiene un significativo 12,39% (un risultato superiore a FdI).
Sommando i voti di Forza Italia e della lista del Presidente Occhiuto, la compagine azzurra raggiunge un totale del 30,37%. Questo dato non solo supera di quasi 3 punti percentuali la somma di tutti gli altri partiti della coalizione di centrodestra, ma segna anche una crescita notevole rispetto alle precedenti elezioni regionali, politiche ed europee, consolidando la Calabria come vera e propria roccaforte azzurra.
L’andamento del centrodestra: FdI in calo e la crescita della Lega
All’interno della coalizione vincente, le dinamiche di voto mostrano risultati non uniformi: Fratelli d’Italia (FdI) si piazza al terzo posto assoluto in Regione con l’11,64% dei voti. Sebbene in crescita rispetto all’8,7% delle precedenti regionali, il partito della Premier Giorgia Meloni non riesce a mantenere la spinta delle elezioni nazionali, registrando un netto calo rispetto al 18,98% delle politiche 2022 e al 20,57% delle europee 2024.
La Lega ottiene il 9,40%, segnando una leggera crescita sia rispetto alle precedenti regionali (circa l’1% in più) sia alle europee. Tuttavia, cala rispetto alle politiche del 2022.
Noi Moderati, lista non presente alle scorse regionali, riesce a superare di poco la soglia di sbarramento, attestandosi al 4,03%.
Il Partito democratico si conferma la seconda forza
Sul fronte progressista, il Partito democratico si afferma come secondo partito assoluto in Calabria, raccogliendo il 13,59% dei consensi. Anche in questo caso, il risultato si amplia notevolmente considerando l’apporto della lista Democratici e progressisti, emanazione dei dem, che porta il consenso complessivo riconducibile all’area dem al 18,82%.
Le difficoltà del Movimento 5 Stelle e l’esclusione di Avs
Le elezioni sono state particolarmente complesse per il Movimento 5 Stelle e per l’Alleanza Verdi e Sinistra (Avs): il Movimento 5 Stelle (M5S) mantiene una stabilità rispetto a 4 anni fa con il 6,43%, ma conferma un trend negativo rispetto alle consultazioni nazionali, subendo pesanti perdite rispetto al 29,36% delle politiche 2022 e al 16,18% delle europee 2024. A sorpresa, il M5S viene superato dalla lista del proprio candidato presidente Pasquale Tridico, che ottiene il 7,62%.
Avs (Alleanza Verdi e Sinistra) non riesce a raggiungere la soglia di sbarramento, fermandosi al 3,85%, quasi 2 punti in meno rispetto al risultato delle europee. A causa del mancato raggiungimento del quorum del 4%, la lista viene esclusa dal prossimo Consiglio regionale. L’unica lista progressista a superare la soglia è Casa riformista Italia viva, che ottiene il 4,42% dei consensi.
In sintesi, i dati calabresi disegnano una Regione saldamente nelle mani del centrodestra, con una preponderanza netta di Forza Italia, una crescita contenuta degli alleati e un centrosinistra che, pur mantenendo un solido Partito democratico, fatica a compattare e rendere efficace la sua proposta di coalizione.