«Ringrazio i leader della coalizione con cui ho concordato la decisione che poi ho assunto, portando la Calabria alle elezioni con una anno d’anticipo. Ma ancora di più voglio ringraziare i calabresi e sono ancora più orgoglioso per questo risultato, che penso sarà ancora maggiore. Ringrazio Tridico che mi ha fatto i complimenti. E ho chiesto anche a lui di collaborare con me in qualsiasi ruolo decida di farlo. Gli ho detto anche che sarebbe il caso di pacificare questa regione dopo una campagna elettorale anche violenta».
Lo ha detto Roberto Occhiuto in un punto stampa. Il presidente uscente della Regione Calabria, in corsa con il centrodestra, vola verso il successo elettorale con una percentuale di preferenze che, con uno spoglio di 479 sezioni su 2.406, si attesta al momento, a scrutinio ancora in corso, al 59,50%, equivalente a 63.165 voti. Lo segue il diretto avversario del centrosinistra Pasquale Tridico, con 42.060 voti (39,62%). In coda, il candidato di Democrazia sovrana popolare Francesco Toscano, con 941 voti (0,89%).
A sostenere la coalizione di Roberto Occhiuto troviamo:
- Forza Italia
- Occhiuto presidente
- Fratelli d’Italia
- Lega
- Noi moderati
- Democrazia cristiana – Unione di centro
- Forza Azzurri
- Sud chiama Nord – Per le autonomie – Partito animalista.

A sostenere la coalizione di Pasquale Tridico troviamo:
- Partito democratico
- Tridico presidente
- Movimento 5 stelle
- Democratici progressisti
- Casa riformista – Per la Calabria – Italia viva
- Alleanza Verdi e Sinistra.
Francesco Toscano, infine, ha scelto di presentarsi unicamente con il proprio partito Democrazia sovrana popolare.
Una rielezione da record
«In un Paese civile – ha sottolineato ancora Occhiuto parlando con la stampa – nessuno si dimette per un avviso di garanzia. Non vorrei che questo gesto fosse male interpretato. Ogni parte dello Stato, ogni potere deve fare il suo lavoro, ma troppe volte le inchieste giudiziarie vengono strumentalizzate per sconfiggere con questa via chi non sarebbe stato sconfitto. Abbiamo impedito questo. Sono orgoglioso dei calabresi che hanno dato grande prova di maturità e dimostrato che l’impegno e il sacrifico può essere ripagato».
Ha quindi evidenziato: «È la prima volta che succede nella storia della Calabria che un presidente uscente venga riconfermato, e quando avremo i dati definitivi vedrete che è la prima volta che succede che venga eletto un presidente con queste percentuali».

Le dichiarazioni sull’assistenzialismo
Il presidente uscente ha inoltre affermato: «Lo dico senza fare polemica, però sono orgoglioso dei calabresi e dell’immagine che oggi dànno alla Calabria. Perché? Dall’altra parte si sono presentati col padre del reddito di cittadinanza, dichiarando che in Calabria avrebbero fatto il reddito di dignità, annunciando l’assunzione di 7.000 forestali, 3.000 lavoratori socialmente utili (Lsu), l’abolizione del bollo, dimostrando che forse dall’altra parte avevano in mente una Calabria che per fortuna non esiste più, perché si sta affrancando dall’assistenzialismo».
Una Calabria, ha aggiunto, «che non vota più perché qualcuno vuole rubare il voto promettendo cose che non sono realizzabili. Una Calabria che evidentemente ha apprezzato anche il nostro modo di fare campagna elettorale, il modo di farla di questa squadra che ringrazio molto. Eppure abbiamo fatto una campagna onesta, perché abbiamo detto ai calabresi che io in quattro anni, io e la mia squadra non abbiamo avuto la bacchetta magica, non abbiamo potuto cambiare la Calabria più in profondità di quanto abbiamo fatto, non abbiamo potuto trasformarla perché nessuno ha la bacchetta magica, però, come dice lo slogan che abbiamo scelto, abbiamo fatto molto di più che nei decenni precedenti».