Si è tenuta a Palazzo Campanella una lunga riunione del gruppo del Partito democratico nel consiglio regionale della Calabria, alla presenza del segretario regionale Nicola Irto, appena riconfermato al vertice del Pd calabrese. L’incontro, secondo una nota diramata, «è stato proficuo e ha segnato un punto fermo nella strategia del partito», denunciando «il fallimento politico del centrodestra» e annunciando l’avvio dei lavori per costruire «un’alternativa credibile e coesa al governo regionale attuale».
I consiglieri hanno rivolto a Irto un «caloroso augurio di buon lavoro», sottolineando «l’importanza cruciale della sinergia tra il partito e il gruppo consiliare». Tale collaborazione è considerata «fondamentale per consolidare e rendere più efficace l’azione politica sui territori», creando un «filtro necessario per offrire agli iscritti e all’intera comunità calabrese una visione alternativa e credibile all’attuale governo di centrodestra».
Tra vicende giudiziarie e responsabilità politiche
La prima parte dell’incontro è stata dedicata alla vicenda politica e giudiziaria che ha caratterizzato il dibattito pubblico nell’ultimo mese. Il gruppo del Pd ha riaffermato «la propria piena fiducia nell’operato della magistratura, in coerenza con la propria tradizione garantista». Allo stesso tempo, però, i consiglieri democratici e il segretario Irto hanno ribadito con forza «la necessità che la politica sappia assumersi le proprie responsabilità di gestione e tutelare l’immagine delle istituzioni, distinguendo i ruoli e garantendo la trasparenza».

Il gruppo del Pd e il segretario Irto hanno rimarcato con fermezza «come il vero fallimento della giunta Occhiuto sia innanzitutto politico». Sono state evidenziate diverse «criticità: la gestione disastrosa di riforme chiave (come Arrical e Azienda Zero) e la totale mancanza di una strategia per le infrastrutture». Il governo nazionale, secondo il Pd, «ha di fatto abbandonato la Calabria. A dimostrazione di ciò, le incertezze e i ritardi sull’alta velocità e sull’elettrificazione della linea jonica, oltre a una palese mancanza di programmazione sul trasporto pubblico locale».
Sanità: «Emergenza strutturale e diritto negato»
Particolare attenzione è stata dedicata alla sanità, definita «la vera emergenza strutturale della Calabria». I consiglieri hanno denunciato «le voci stonate che cercano di strumentalizzare vicende che, invece, richiedono serietà e responsabilità». È stato ripercorso il lavoro svolto dal gruppo, insieme al partito regionale e a quello nazionale, per «difendere il diritto alla salute dei calabresi, un diritto che il centrodestra sta calpestando». Le prove di ciò sarebbero «le liste d’attesa interminabili, la migrazione sanitaria a livelli record, la cronica carenza di personale e la mancata attuazione di un modello di medicina territoriale e di prossimità, essenziale per la capillarità dei servizi».

Costruire l’alternativa: una nuova cabina di regia
Il gruppo del Pd e il segretario regionale hanno ribadito «la necessità di lavorare, da subito, a costruire un’alternativa solida e concreta al disastro amministrativo del centrodestra». L’obiettivo è duplice: «Elaborare proposte serie e mettere in campo un’azione politica all’altezza delle attese e dei bisogni reali della Calabria».
A tal fine, è stata decisa la costituzione di una cabina di regia incaricata di avviare un confronto «il più largo possibile». Questa iniziativa mira a coinvolgere «non solo le forze politiche del centrosinistra, ma anche tutti coloro che sono interessati a costruire una vera alternativa all’attuale governo di centrodestra, con una visione unitaria e programmatica per il futuro della regione».