Creando un ritmo all’unisono tra mani che battono a tempo e suoni della tradizione calabrese, si è conclusa ieri la prima edizione del Torre Marrana Festival. La rassegna, giunta quest’anno alla sua prima edizione e curata con impegno dalla direttrice artistica Maria Teresa Marzano, si è svolta nel territorio di Brivadi di Ricadi, presso l’anfiteatro Marrana. A tal proposito, si è registrata anche ieri la presenza di non pochi spettatori. Il finale del festival, in particolare, è stato affidato allo straordinario repertorio tradizionale della band calabrese Parafonè.
Attivi da molti anni nella salvaguardia dei suoni antichi di Calabria, i componenti del gruppo hanno proposto il progetto “Capre Diem” che, tra l’altro, ha dato anche il nome al loro tour estivo. Tanti sono stati i singoli proposti, molti dei quali hanno anche spinto a danzare tutti i ballerini presenti. Tra questi brani si possono citare: “L’amuri cusi si fa”, “Dorma”, “Pizzicariedhu”, “La Città del Sole”, “Tantu campa n’arrè”, “La Notti Passa”, ma anche il nuovissimo singolo “Duci Amara“, un viaggio tra dolcezza e amarezza, tra radici e visioni nuove. Inoltre, a grande richiesta, la band ha salutato il pubblico con il brano siciliano “Mokarta”.

Iniziata il 4 agosto, la rassegna ha creato una fantastica alchimia tra teatro e musica, dando risalto anche alla bellezza suggestiva e caratteristica del sito archeologico di Torre Marrana. Il tutto è stato accompagnato dal supporto attivo dell’amministrazione comunale di Ricadi, del media partner esclusivo Publiemme – DiEmmecom Società Editoriale LaC Network, del main sponsor Casa Romano Cucina Autentica Mediterranea e del sodalizio Croce Azzurra Tropea e Ricadi.
Le parole di soddisfazione della direttrice artistica
Ripensando all’intero percorso del Torre Marrana Festival, la direttrice artistica Maria Teresa Marzano esprime tutta la sua soddisfazione e dichiara: «Torre Marrana Festival è stata una bellissima e impegnativa esperienza. Quando ho immaginato il programma del festival, con l’amministrazione comunale di Ricadi, abbiamo insieme pensato ad un’alternativa che fosse leggera e corposa, qualcosa che fosse nutriente e saporito, ma senza essere pesante, come le migliori cene estive, qualcosa che potesse offrire un’alternativa alle tante offerte vacanziere che affollano l’estate calabrese. Torre Marrana è uno spazio unico, dove anche la temperatura è diversa, e che ha incantato anche gli artisti che si sono esibiti».

Prosegue Maria Teresa Marzano: «Il teatro, il jazz e la musica popolare sono proposte per appassionati, per persone che hanno anche voglia di fermarsi un attimo ad ascoltare, a pensare, a rallentare il flusso nevrotico della vita di tutti i giorni e, se devo scegliere due momenti che mi resteranno particolarmente nel cuore, anche se ognuno dei sei appuntamenti ha lasciato qualcosa di bello, penso alla serata di ieri, la musica popolare calabrese dei Parafonè, suonata con gli strumenti del mondo e con uno sguardo aperto, cosmopolita che ha commosso e fatto ballare tutti, e il concerto del quintetto di Emanuele Marsico, perché dare spazio al talento e vederlo un attimo prima che lo riconoscano tutti è, per chi fa il mio lavoro, una soddisfazione e un privilegio».
Lavorare in Calabria è, per la direttrice artistica, «sempre complicato, perché ogni anno si deve ripartire sempre da zero. Spero che con il Torre Marrana Festival si riesca a fare tesoro di questa prima esperienza, perché quelli che abbiamo raccolto quest’anno sono solamente i primi frutti e sono già saporitissimi».
































