«Quest’estate no». Con queste tre parole, semplici ma cariche di significato, la compagnia teatrale organizzatrice di “Avvistamenti Teatrali” ha annunciato attraverso un post su Facebook la decisione di non dar vita, nel 2025, a una nuova edizione del Festival.

Stop che arriva dopo otto estati di appuntamenti a Torre Marrana
Un annuncio che lascia un vuoto simbolico nel panorama culturale calabrese e, in particolare, nel cuore di Torre Marrana, a Brivadi di Ricadi, dove per otto estati consecutive si è acceso un palcoscenico sotto le stelle. Nato come più di un semplice Festival, Avvistamenti è stato un rito collettivo, un modo per «stare insieme con il teatro al centro e tutto il resto intorno» — come recita il commosso saluto del team. Uno spazio in cui l’arte ha saputo generare comunità, ascolto e meraviglia, mettendo in dialogo artisti, spettatori, giovani volontari, istituzioni e sponsor.
Bisogno di fare una pausa
La scelta dello stop non è dettata da un addio definitivo, ma da un bisogno di pausa, di «respiro», come dichiarano gli stessi organizzatori, per «ripensare, lasciare spazio, forse tornare in una forma nuova».
Nel post pubblicato sui social, non mancano i ringraziamenti: al pubblico fedele, agli artisti che hanno calcato il palco, al Comune di Ricadi che ha creduto nel progetto, agli sponsor, ai volontari e a tutti coloro che hanno sostenuto un sogno fatto di parole, luci e silenzi condivisi.
Un congedo che ha il sapore di una sospensione più che di una conclusione. Perché Avvistamenti, anche nella sua assenza, lascia un’impronta forte: quella di un teatro che ha saputo farsi luogo e legame, rifugio e riflessione. E mentre il cielo estivo di Torre Marrana si prepara a restare per una volta senza cuscini né applausi, il pubblico non può che attendere quel “a presto — forse proprio quando meno ve lo aspettate” come promessa e speranza.
Nel silenzio di quest’estate 2025, il teatro continua a parlare.
