A seguito del ritrovamento di un nido di tartaruga caretta caretta, avvenuto lo scorso 18 giugno nella Spiaggia del Tono di Ricadi, i soci di Legambiente Ricadi si sono mobilitati per mettere in totale sicurezza le uova, esattamente il giorno dopo l’individuazione che si è svolta nell’ambito del progetto “Life Turtlenest“ e durante l’attività di perlustrazione del sodalizio. Nella mattinata del 19 giugno, infatti, il nido è stato spostato in un sito più idoneo con il prezioso supporto di Salvatore Urso, referente di Caretta Calabria Conservation,nonché in presenza di diversi soci di Legambiente Ricadi e del presidente Franco Saragò.

Rivenute ben 89 uova nel nido individuato e messo in sicurezza
Il luogo iniziale è stato ritenuto poco sicuro, soprattutto per via dell’esposizione ai venti e alle maree che avrebbero potuto alimentare mareggiate importanti, senza escludere la possibilità di rendere inefficaci gli sforzi di tutela. Sono state rinvenute 98 uova che lasciano ben sperare, salvo complicazioni, in una bella e numerosa schiusa. I volontari del Circolo di Ricadi, per la seconda stagione consecutiva, stanno realizzando il monitoraggio costante di diverse spiagge, sempre al fine di localizzare nuovi nidi e anche con l’ausilio di un drone. In questo periodo hanno parallelamente avviato un’attività di informazione e di sensibilizzazione che sta dando i primi frutti, coinvolgendo cittadini, stabilimenti balneari ed enti locali. Soddisfazione per questo ritrovamento è stata espressa dal presidente del Circolo, Franco Saragò, e dal gruppo dei volontari. In particolare, per il raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi, si ritiene
fondamentale un forte impegno che sia orientato alla sensibilizzazione, nonché alla positiva collaborazione con tutti i soggetti che, a vario titolo, svolgono attività lungo le spiagge.
La presenza delle tartarughe caretta caretta e l’antropizzazione del litorale ricadese
In una nota stampa, i soci del Circolo dichiarano con soddisfazione: «Questo ritrovamento, il secondo in assoluto nel comune di Ricadi, conferma tutte le nostre convinzioni; ovvero che, nonostante la forte antropizzazione, le spiagge del litorale ricadese sono da considerare idonee alla nidificazione di questa specie che è anche a forte rischio estinzione. Una scoperta dall’alto valore scientifico che, per alcuni versi, sovverte le convinzioni del passato e proietta il litorale verso più nobili e consone mete».
“Queste bellissime spiagge – proseguono i soci – a causa dell’eccessivo carico antropico, del consumo smodato di suolo e dell’alta presenza di bagnanti, nell’immaginario collettivo, erano considerate inidonee alla nidificazione. In effetti, le condizioni in cui versa la costa, a causa dell’eccessiva pressione antropica e dello snaturamento dei luoghi, non vanno a rappresentare un habitat ideale per la nidificazione. Le tartarughe marine, raggiunta dopo alcuni decenni l’età riproduttiva, ritornano quasi sempre nel luogo di nascita per poter deporre le uova, spesso trovando l’amara sorpresa di un luogo profondamente trasformato. Tuttavia – scrivono
in conclusione – alcune spiagge ricadesi, nonostante le profonde trasformazioni, continuano a mantenere le necessarie condizioni, il resto, fortunatamente, è dovuto alla caparbietà delle tartarughe che si riprendono i loro spazi. La caparbietà dei volontari del circolo Legambiente di Ricadi ha fatto il resto».
