Si sono conclusi nei giorni scorsi i rilievi effettuati nelle acque marine antistanti la Fiumara Ruffa a Ricadi, nell’ambito del progetto TECNA Acoustic Fondali di Capo Vaticano, che vede come titolare l’Ente per i Parchi Marini della Calabria. Lo stesso è finanziato dal Centro Nazionale Biodiversità (CNB) con fondi PNRR. L’iniziativa, che coinvolge biologi marini e tecnici specializzati, punta a monitorare e proteggere gli habitat sommersi di uno dei tratti costieri più affascinanti e delicati del Mar Tirreno.
I dettagli del progetto promosso dall’Ente per Parchi Marini della Calabria
I biologi marini della Cooperativa Hydra, incaricati delle attività di campionamento e analisi, hanno eseguito nuove misurazioni in mare aperto utilizzando una moderna sonda multiparametrica. Lo strumento, dotato di sensori sofisticati, ha permesso di raccogliere dati lungo l’intera colonna d’acqua su alcuni parametri chiave per la salute dell’ecosistema: ossigeno disciolto, torbidità, salinità, pH, temperatura e intensità delle correnti.

Queste informazioni raccolte sulla Fiumara Ruffa, insieme a quelle già ottenute nelle campagne precedenti, rappresentano un tassello fondamentale per la comprensione dello stato ambientale dei fondali. Il lavoro, dunque, consentirà all’ente gestore della Zona Speciale di Conservazione (ZSC) “Fondali di Capo Vaticano” di ampliare il quadro conoscitivo necessario alla tutela degli habitat marini protetti.
Il progetto TECNA Acoustic oltre a fornire un monitoraggio tecnico-scientifico dettagliato, contribuisce anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della conservazione della biodiversità marina e sul ruolo strategico che le coste del Vibonese rivestono nel Mediterraneo.