Un giovane di 23 anni di Rosarno è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro con l’accusa di maltrattamenti in famiglia nei confronti della madre convivente, persona particolarmente vulnerabile. Il provvedimento è stato disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palmi, su richiesta della Procura locale, e prevede la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Un regime di vita intollerabile: violenza e minacce
Le indagini sono scaturite da una violenta lite familiare avvenuta nel mese di febbraio scorso a Rosarno. Le forze dell’ordine, grazie a testimonianze dirette e a riscontri tecnici, hanno ricostruito un quadro preoccupante fatto di continue vessazioni fisiche e psicologiche ai danni della madre dell’indagato. Gli episodi contestati risalirebbero almeno allo scorso dicembre, periodo da cui avrebbero avuto inizio le aggressioni.
Tra le violenze documentate emergono: percosse con pugni, calci e colpi al volto; aggressioni con oggetti contundenti; strattonamenti e minacce verbali gravi. Emerso anche un tentativo di far cadere la madre da un balcone, sventato solo grazie all’intervento tempestivo di un vicino e dei Carabinieri.
Instabilità psichica e misure precauzionali
Durante le aggressioni, il giovane di Rosarno avrebbe più volte proferito frasi deliranti e offensive, facendo emergere una possibile condizione di instabilità psichica. Proprio per questo motivo, dopo l’arresto, è stato trasferito in una struttura specializzata nel Nord Italia, dove sarà sottoposto a valutazioni mediche approfondite.
Un caso di cronaca a Rosarno che riaccende i riflettori sulla violenza domestica
Questo grave episodio riporta l’attenzione sul fenomeno dei maltrattamenti in famiglia, spesso nascosti tra le mura domestiche e ai danni di persone fragili. Le forze dell’ordine e la magistratura ribadiscono l’importanza delle denunce tempestive e del supporto alle vittime per evitare che situazioni del genere degenerino ulteriormente.