«Nella recente assemblea del circolo di Vibo Valentia del Partito democratico è emersa la preoccupazione per la china che la sanità regionale e vibonese ha preso ormai da anni e per i cupi scenari che si profilano. Del resto la nomina di commissario ad acta, ricevuta dal presidente Occhiuto, è eloquente: le finalità non sono la salute dei cittadini calabresi e il miglioramento dei servizi delle prestazioni e dell’assistenza, ma l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi. In poche parole, riduzioni delle spese e dei servizi». Così l’inizio di una nota del Partito democratico di Vibo Valentia.
Dopo le chiusure degli ospedali, i tagli di Occhiuto
Dopo «le chiusure degli ospedali da parte del commissario Scopelliti (l’ultimo politico a ricoprire l’incarico prima dell’attuale presidente), arrivano i tagli di Occhiuto – denunciano i rappresentanti dem -. Anche di personale in esubero (così definito con involontaria e drammatica comicità dalla triade commissariale dell’Asp di Vibo Valentia), come quello degli “angeli del Covid” che, dopo quattro anni di precariato, in questi giorni hanno lottato per il rinnovo del contratto. Il rinnovo, e non la stabilizzazione come sarebbe stato più giusto, arriverà perché lo status di esuberi è stato frutto di un errore, ma la logica dei tagli ai servizi essenziali è confermata da questa motivazione fornita dai vertici sanitari provinciali e regionali».
Poco personale e poche strutture sanitarie
Per il circolo cittadino del Pd si tratta, insomma, di «in un quadro regionale di sofferenza, la sanità vibonese spicca in negativo. Manca personale, mancano strutture, mancano reparti ospedalieri, la “rete di prossimità” non è ancora nata; il pronto soccorso e la farmacia territoriale sono a dir poco congestionati e si ricevono anche meno finanziamenti del dovuto, per una disfunzione organizzativa dell’Asp, che non quantifica l’attività prodotta».
Non si capisce, poi, «il ritardo nell’applicare i Dca del presidente, che prevedono la riapertura del reparto di Psichiatria e l’attivazione di venti posti posti letto di Riabilitazione Intensiva a Serra San Bruno. Il consigliere regionale Mammoliti ha prodotto diverse interrogazioni su questi temi, che pochissime volte hanno ottenuto risposte adeguate alla risoluzione di queste problematiche. Ha visitato – viene ricordato – le strutture ospedaliere della provincia e ha denunciato più volte, con il Partito democratico, le storture e i malfunzionamenti della sanità pubblica nel nostro territorio».
La promessa del nuovo ospedale e i lavori allo Jazzolino
Gli esponenti dem vibonesi ricordano, quindi, che «è stato promesso l’ospedale nuovo per il 2026 (anno delle elezioni regionali…), ma lo stato dei lavori dice tutt’altro, e anche lo stanziamento dei fondi per i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza dello “Jazzolino” pongono l’inquietante interrogativo sulla data di inaugurazione dell’ospedale nuovo… Ben vengano i lavori allo Jazzolino, ma quanto dureranno? E perché si sono ridotti all’ultimo momento, col rischio di perdere il finanziamento se non si inizia entro pochi giorni? Auspichiamo che la ristrutturazione annunciata possa avvenire nel più breve tempo possibile, senza arrecare eccessivi disagi ai cittadini, vigileremo anche su questo».
Verso una grande manifestazione pubblica
In conclusione, «è arrivato il momento di promuovere una grande manifestazione pubblica e contemporaneamente, con una apposita proposta sulla sanità vibonese, avviare una interlocuzione ufficiale con la Prefettura, i commissari Asp ed il commissario ad acta. In assenza di risposte appropriate – chiudono dal circolo cittadino dem –, bisognerà agire in tutte le sedi competenti».