«Basta una breve rassegna stampa per capire come ci sia uno scollamento abissale tra quello che Occhiuto ha raccontato in questi anni (e che continua a raccontare) sulla sanità calabrese e la realtà che centinaia di migliaia di cittadini vivono tutti i giorni».
Lo scrive il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo (Gruppo misto) sui propri social.
«Storie che riempiono i quotidiani e i giornali online con la frequenza di un impressionante bollettino di guerra. Il presidente che si è dimesso per ricandidarsi, che ha pensato a sé stesso lasciando anche l’incarico di commissario alla Sanità per non incorrere in altre conseguenze, pensa bene di alimentare la propria propaganda elettorale entrando negli ospedali in costruzione, come un qualsiasi agente immobiliare che vuol convincere un cliente ad acquistare una nuova casa».

La tragedia accaduta a Vibo
«Immagini – scrive ancora Lo Schiavo – che appaiono lunari se paragonate alle cronache quotidiane dei drammi della sanità che si consumano sulla pelle dei cittadini. Dalla rassegna di stamattina, una notizia mi ha colpito in particolare. A Vibo Valentia, la mia città, una 95enne è deceduta su una barella dopo aver atteso per due giorni un posto letto in reparto. A 95 anni. Su una barella».
Conclude il consigliere: «Non è mia abitudine strumentalizzare politicamente le tragedie, ma se la politica non riesce a evitare simili drammi, se non riesce a dare un’assistenza vera e dignitosa ai nostri anziani, alle persone più fragili, vuol dire che quella politica ha miseramente fallito. Occhiuto venga qui a fare i propri reel e mostri una realtà che forse non gli farà piacere descrivere, ma che contribuirebbe certamente a un racconto più onesto e veritiero».




























