Un’opera pensata più di vent’anni fa, avviata nel 2016 e ancora oggi in attesa di essere completata. È la vicenda della scala mobile di Vibo Valentia, un progetto nato con l’intento di migliorare la mobilità urbana, collegando il terminal dei bus di via degli Artigiani con il centro cittadino, ma che ha subito una serie infinita di ritardi. Ad oggi ancora non vi è una data certa per la sua inaugurazione, ed al momento appare come l’ennesima incompiuta.

Un progetto partito con grandi ambizioni
L’idea della scala mobile risale ai primi anni 2000, quando l’allora sindaco Elio Costa ne propose la realizzazione per agevolare gli studenti e i pendolari in arrivo dal terminal bus e decongestionare il traffico nel cuore della città. Il progetto iniziale prevedeva una scala completamente mobile, ma nel corso degli anni ha subito diverse modifiche. E qui si arriva al paradosso: la scala mobile sarà operativa solo in salita. Chi vorrà scendere dovrà farlo con le proprie gambe.
Nonostante le “limitazioni” rispetto al progetto originale, l’opera avrebbe comunque rappresentato un importante miglioramento per la viabilità cittadina. Una vera comodità, soprattutto per gli studenti. Tuttavia, problemi burocratici, ritardi amministrativi e difficoltà tecniche di vario genere hanno portato a un continuo slittamento della sua realizzazione.
Anni di incertezze e di stop
Dopo anni di stop e incertezze, e ben cinque sindaci che si sono alternati, da Palazzo Luigi Razza è stato comunicato, nello specifico al Quotidiano del Sud, che i lavori sono tecnicamente terminati e si è ora nella fase finale degli adempimenti burocratici. L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (Ansfisa) ha inoltre imposto alcune prescrizioni che stanno venendo progressivamente soddisfatte e si dovrà procedere con un sopralluogo finale.
La domanda che tutti i cittadini si pongono è: quando finalmente si potrà utilizzare la scala mobile? Il Comune, nello specifico l’attuale sindaco Enzo Romeo, a dicembre aveva ipotizzato una inaugurazione in primavera. L’auspicio della comunità è che il progetto “ereditato” dalla passate amministrazioni possa diventare realtà.
Le altre incompiute e le priorità
Ma non c’è ovviamente la sola scala mobile tra le priorità. I cittadini attendono la riapertura del teatro di Moderata Durant, le cui porte si sono spalancate nel solo giorno di San Valentino del 2024. E per il quale serve un intervento da ben 80mila euro per la messa in sicurezza, come evidenziato nell’articolo di Informa Calabria pubblicato il mese scorso. E poi la piscina comunale, per cui sono a disposizione i fondi e si sta lavorando per il ripristino. Ed ancora, l’ultimazione dei cantieri sparsi per la città e soprattutto la manutenzione stradale, una vera e propria “croce” sia per chi amministra, che per i cittadini che quotidianamente si trovano
Ovviamente tra le incompiute vi è anche un’opera fondamentale per il territorio, ovvero il nuovo ospedale. Gli operai sono al lavoro, ma di tempi certi ancora non se ne parla. E la cittadinanza nel frattempo continua ad attendere risposte da una politica che per troppo tempo ha solo promesso.
Scala mobile: basta “inciampi”
L’opera, andando a ritroso nel tempo, era stata finanziata dalla Regione Calabria, in virtù della legge n. 13 del 14 aprile 2004, mediante un mutuo contratto con Cassa Depositi e Prestiti per circa 765mila euro. Tuttavia, la posa della prima pietra è avvenuta solo a fine 2016, dieci anni dopo l’approvazione del progetto.
All’inizio del 2016, la stessa giunta Costa decise di rescindere il contratto con la ditta aggiudicataria, la Ciam Ascensori srl di Roma, per «gravi inadempienze» (al momento della rescissione, il residuo finanziario era di 425mila euro). In pratica, dopo mesi di lavori, era stato completato solo l’1% del progetto. Da lì continui intoppi: logistici, burocratici e, perché no, anche politici.
Dopo più di nove anni di lavori e oltre vent’anni dalla sua ideazione, la speranza è che la primavera 2025 possa rappresentare davvero la volta buona. E che Vibo Valentia possa finalmente vedere completata un’opera tanto attesa quanto travagliata.
