Operazione congiunta dei finanzieri del Comando Provinciale di Firenze, in collaborazione con il Comando Provinciale di Reggio Calabria e la Polizia di Stato di Siena, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Reggio Calabria. L’intervento ha portato al sequestro di beni per un valore superiore ai 600.000 euro riconducibili a un imprenditore legato alla ‘ndrangheta, residente con la famiglia in provincia di Siena.
Accertamenti economico-patrimoniali ai sensi del Codice Antimafia
L’indagine, avviata dalla Direzione Distrettuale Antimafia diretta dal Procuratore Capo f.f. Giuseppe Lombardo, ha coinvolto i Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria di Firenze e Reggio Calabria e la Squadra Mobile di Siena. L’obiettivo era verificare l’origine del patrimonio dell’imprenditore (il cui nome non è stato reso noto, ndr), già destinatario di un primo provvedimento interdittivo antimafia nel 2003 emesso dalla Prefettura di Reggio Calabria.
Legami con la cosca Tegano-De Stefano
Secondo quanto ricostruito, l’uomo avrebbe agito da prestanome fidato per gli interessi patrimoniali della cosca Tegano-De Stefano, storicamente radicata a Reggio Calabria e con ramificazioni in diverse aree del territorio nazionale. Utilizzando fittizie intestazioni societarie nel settore edile e dei servizi, avrebbe celato la reale titolarità delle attività economiche, attribuendole formalmente a terzi.
Le risultanze delle indagini, supportate da dichiarazioni di collaboratori di giustizia e documentazione economica, hanno dimostrato una marcata sproporzione tra redditi dichiarati e patrimonio accumulato nel tempo, pari a circa 800.000 euro nell’arco di quasi 30 anni.
Misure di prevenzione patrimoniali: beni sotto sequestro
Il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione ha disposto il sequestro di numerosi beni situati nei comuni di Siena, Sovicille e Monteroni d’Arbia. Tra i beni sequestrati figurano:
- Una villa con pertinenze
- Due appezzamenti di terreno
- Un locale autorimessa
- Un B&B/affittacamere
- Conti correnti e altre disponibilità finanziarie
Il valore complessivo dei beni sottoposti a sequestro supera i 600.000 euro. Tutti i beni saranno affidati alla gestione di un amministratore giudiziario.