Un sequestro ingente di novellame in Calabria ed una maxi multa a carico dei responsabili. Le Fiamme Gialle di Corigliano-Rossano hanno recentemente concluso un’importante operazione finalizzata al contrasto della pesca di frodo e alla tutela dei consumatori. L’intervento, disposto dal Reparto Operativo Aeronavale di Vibo Valentia, si inserisce in un piano coordinato di monitoraggio delle attività illecite lungo il territorio calabrese.
Sequestro di due tonnellate di novellame di sarda in Calabria
Durante le attività investigative, condotte anche attraverso servizi di osservazione, i militari hanno intercettato e sottoposto a controllo un veicolo sospetto che trasportava circa 2 tonnellate di novellame di sarda (Sardina pilchardus), comunemente noto come “bianchetto”. Tale prodotto, vietato dalla normativa vigente per la sua raccolta e commercializzazione, era destinato alla Sicilia e avrebbe fruttato un guadagno illecito di circa 40.000 euro.
Sanzioni e conseguenze legali
A carico di tre individui, già con precedenti penali di varia natura, sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 75.000 euro. I soggetti sono stati accompagnati presso gli uffici del Reparto Operativo per la formalizzazione delle violazioni accertate. L’intero carico, dunque, è stato sequestrato e messo a disposizione dell’autorità competente per le opportune verifiche sanitarie e il trattamento previsto dalla legge.
Rischi per la biodiversità e la salute pubblica
La pesca illegale del novellame di sarda rappresenta una minaccia significativa per la biodiversità marina e per l’equilibrio degli ecosistemi. Inoltre, la commercializzazione di questi prodotti al di fuori dei canali autorizzati comporta gravi rischi per la salute pubblica, in quanto il pescato viene immesso nel mercato senza i necessari controlli sanitari.
Impegno costante della Guardia di finanza
Le attività di controllo rientrano in un piano sistematico che le unità navali della Guardia di Finanza stanno portando avanti su tutto il territorio calabrese. Questi interventi sono finalizzati a contrastare la pesca di frodo e a salvaguardare l’ambiente marino. Nonché l’economia legata alla pesca sostenibile e la sicurezza alimentare dei consumatori.
I militari, impegnati da tempo in un attento monitoraggio della zona costiera, lo scorso mese fermarono un autoarticolato che trasportava illecitamente 1,5 tonnellate di pescato, pronto per imbarcarsi per la Sicilia. Hanno intercettato e fermato il veicolo sulla Strada Statale 534 Sibari-Firmo, nei pressi del comune di Cassano allo Ionio (CS).
I controlli proseguiranno senza sosta, con l’obiettivo di identificare eventuali complici e determinare l’entità complessiva delle attività illecite legate alla pesca non autorizzata.