Si è conclusa con grande successo e un’ondata di emozioni la tre giorni di “Armonie d’Arte Festival” a Serra San Bruno. L’evento, frutto della sinergia tra l’amministrazione comunale, il Gal Terre Vibonesi e la Fondazione Armonie d’Arte Festival, ha offerto un weekend di fine luglio all’insegna della spiritualità, dell’arte e della riscoperta del territorio.
Centinaia di cittadini e visitatori della città della Certosa hanno preso parte alla rassegna “De Natura et Spiritu”, che ha aperto l’estate serrese. Dalla suggestiva Scalinata di Santa Maria del Bosco alle chiese storiche di Spinetto e Terravecchia, i concerti dedicati al creato e alla musica religiosa hanno tessuto un dialogo profondo tra arte e paesaggio, spiritualità e innovazione, valorizzando l’identità culturale di Serra San Bruno e affermandola come polo d’eccellenza nel panorama regionale.
Un omaggio al Creato e al Medioevo musicale
La rassegna si è aperta con l’esibizione del Coro Lirico Siciliano che, in uno scenario fiabesco illuminato da migliaia di candele sulla scalinata del Santuario di Santa Maria del Bosco, ha eseguito una toccante “Ode al Creato“. Il concerto ha proposto brani di Ortolani, Morricone e Battiato, celebrando il connubio tra natura e spiritualità in occasione degli 800 anni del “Cantico delle Creature” di San Francesco d’Assisi.
Il fine settimana è proseguito nelle chiese del centro storico: Stefano Albarello prima e il Gruppo musicale Laurence Feininger dopo, hanno trasportato gli spettatori in un Medioevo musicale fecondo di emozioni inaspettate, nelle suggestive cornici della chiesa dell’Assunta di Spinetto e della Chiesa dell’Addolorata.
Lo sguardo al futuro
Il gran finale di domenica ha visto protagonista il maestro Flavio Colusso, uno dei maggiori compositori italiani di musica spirituale, che ha diretto la Cappella musicale di Santa Maria dell’Anima (Roma) in un omaggio a Giovanni Pierluigi da Palestrina nella chiesa dell’Assunta di Terravecchia. Il concerto ha celebrato i 500 anni dalla nascita di uno dei padri della musica moderna occidentale e della musica vocale polifonica.
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alfredo Barillari, ha espresso grande soddisfazione: «Il riscontro positivo da parte del pubblico e la partecipazione entusiasta di cittadini e visitatori sono il segnale che investire nella cultura e nel territorio è la strada giusta per costruire comunità consapevoli e accoglienti. Questo fine settimana di grande musica, organizzato nell’anno giubilare, ha celebrato nel migliore dei modi la storia e la cultura serrese».
Serra San Bruno, forte di una tradizione che continua a generare armonia e bellezza, si proietta così verso il futuro, consolidando la propria posizione come punto di riferimento per espressioni artistiche che affondano le radici nella spiritualità e nella contemplazione della natura.