Soriano Calabro si prepara a un momento di raccoglimento e memoria. Domenica 4 maggio alle ore 16, presso il cimitero, si terrà una cerimonia in ricordo del giovane Filippo Ceravolo, in occasione del suo compleanno. L’evento, promosso da “Soriano Futura” (progetto politico locale), vuole ricordare Filippo insieme a tutte le vittime di mafia. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Filippo Ceravolo: una vita spezzata dalla violenza
Un ragazzo instancabile, le cui giornate iniziavano prestissimo. Nato a Soriano nel 1993, Filippo era cresciuto in una famiglia di onesti lavoratori. Operava con il padre in giro per la Calabria tenendo un banco di dolciumi, tradizione di cui andava orgoglioso. Aveva la passione per il calcio, era affezionato agli amici e amava la fidanzata. Solare, tifoso della Juventus, la sua esistenza semplice si dipanava tra lavoro, famiglia e affetti. Una vita che la violenta ‘ndrangheta ha interrotto all’improvviso.
La tragica sera del 25 ottobre 2012
La sera del 25 ottobre 2012 Filippo aveva raggiunto Pizzoni per trascorrere qualche ora in compagnia della ragazza e di un’altra coppia. Un veloce aperitivo e poi di corsa a casa. Per un intoppo all’auto, decise di chiedere un passaggio a Domenico Tassone. I due si avviarono, ma in pochi minuti si consumò una tragedia sconvolgente. A poca distanza dal paese, in zona Calvario, la vettura venne bloccata e Filippo fu raggiunto da due colpi di fucile alla testa, morendo poche ore dopo in ospedale a 19 anni.

Una giustizia attesa: la lotta della famiglia
Un’esecuzione spietata e brutale. Filippo non aveva colpe. Le indagini si concentrarono su Domenico Tassone, per via di parentele problematiche, ma nonostante ciò nel maggio 2016 il caso fu archiviato per insufficienza di prove. Nel 2014, tuttavia, a Filippo venne riconosciuto lo status di vittima innocente di mafia.
Da allora la famiglia Ceravolo, in particolare papà Martino e mamma Marianna, non si è arresa. Hanno combattuto come leoni, chiedendo la riapertura delle indagini, minacciando gesti eclatanti e protestando. Il loro impegno è vòlto a tenere viva la memoria di Filippo e, con essa, la richiesta di verità e giustizia.

La memoria viva e la speranza di giustizia
La battaglia della famiglia continua, senza tentennamenti, mantenendo viva la memoria di Filippo attraverso iniziative come un monumento (vandalizzato e risistemato), la menzione in libri e la dedica di presìdi di Libera.
«Non c’è giorno in cui non pensi a mio figlio, perché la sua assenza si fa sentire quotidianamente. Questi vigliacchi hanno privato un padre, una madre e due sorelle dell’amore di un figlio e di un fratello. Abbiamo affidato Filippo a Dio e alla giustizia e, nonostante il caso sia stato archiviato, sono certo che presto gli assassini saranno arrestati e puniti con l’ergastolo. Abbiamo grande fiducia nella Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e nella Procura di Vibo Valentia. Sappiamo che stanno lavorando intensamente come se Filippo fosse un loro figlio. Noi di fiducia ne abbiamo parecchia e la verità verrà presto fuori. Gli angeli non si archiviano»: sono parole di Martino, padre di Filippo.
L’invito a partecipare alla cerimonia di domenica è un modo per la comunità di Soriano Calabro e del Vibonese di stringersi attorno alla famiglia Ceravolo, onorare la memoria di Filippo e ribadire l’importanza della lotta contro ogni forma di violenza mafiosa.



























