Il sindaco di Vibo Valentia Enzo Romeo ha ordinato «all’Anas – tramite apposita ordinanza sindacale contingibile e urgente (numero 29) – «di eliminare il potenziale pericolo di caduta massi che attualmente minaccia le condizioni di sicurezza e la pubblica incolumità con esecuzione dei primi interventi urgenti e, a tal fine, l’accesso alle aree private, in località Longobardi del Comune di Vibo Valentia, per la messa in sicurezza della Statale 18 in sostituzione dei soggetti preposti, con riserva di recupero dei costi da sostenere in danno dei medesimi, per i quali rimane l’obbligo di provvedere alla messa in sicurezza definitiva del costone in argomento, mediante interventi di consolidamento».
Imminente pericolo
Nell’ordinanza si legge che «durante un sopralluogo congiunto svolto sul posto tra Anas, vigili urbani, Polizia e attraverso l’intervento dei Vigili del Fuoco, svoltosi il 26 marzo 2025, si è potuto constatare l’imminente pericolo di rotolamento di ulteriori elementi lapidei posti in condizioni di equilibrio precario, che, in situazioni meteo avverse e per il dilavamento del costone, potrebbero staccarsi e interessare la sottostante arteria stradale». Inoltre, «il movimento franoso, comunque la vulnerabilità del sito, costituisce circostanza idonea a integrare il requisito concreto per la pubblica incolumità».
Per quanto sopra, annota il sindaco nella sua ordinanza, «è necessario intervenire con una certa urgenza per l’effettivo pericolo di caduta di altre parti di materiale roccioso al fine di prevenire potenziali rischi per la pubblica incolumità dell’utenza stradale che transita sulla Statale 18».
A parere del sindaco, dunque, «ricorrono i presupposti di fatto e di diritto, per i motivi indifferibili esposti, adottare il presente provvedimento urgente e di disporre all’Anas di eliminare, in sostituzione dei soggetti privati, il potenziale pericolo di caduta massi che attualmente minaccia le condizioni di sicurezza e la pubblica incolumità con esecuzione dei primi interventi urgenti e, a tal fine, l’accesso alle aree private di cui alle particelle catastali sopra riportate». Da qui la firma dell’ordinanza.