A distanza di un anno esatto dal suo precedente comunicato, Sinistra italiana torna a «denunciare la mancata riapertura della biglietteria di Trenitalia presso la stazione di Vibo-Pizzo». Il partito, per voce del segretario provinciale Fortunato Petrolo, lamenta come la provincia di Vibo Valentia continui ad essere «non rappresentata nel governo regionale della Calabria» e a rimanere «la cenerentola in tutte le decisioni assunte dalla giunta regionale e del suo presidente Roberto Occhiuto».
Potenziamento delle biglietterie in altre province, Vibo esclusa
Nello specifico, Sinistra italiana evidenzia come la Regione Calabria abbia «richiesto alla direzione regionale di Trenitalia il potenziamento delle biglietterie di Gioia Tauro, Lamezia Terme, Paola e Scalea, con Trenitalia che ha convocato i sindacati per rimodulare i turni di servizio e concordare il potenziamento di nuovi sportelli in queste stazioni». Questo, secondo il partito, dimostra come «ancora una volta la Regione Calabria penalizza la nostra provincia, nel silenzio dei consiglieri di maggioranza eletti nel territorio».
Sinistra italiana ricorda che «la stazione di Vibo-Pizzo e la sua biglietteria sono state interessate da importanti lavori di restyling, con la chiusura dei locali per l’avvio dei lavori, ma che da allora non sono mai stati riaperti».
Il partito ritiene «strategico il ruolo della stazione di Vibo-Pizzo per offrire servizi essenziali di assistenza all’utenza nell’ambito dei collegamenti ferroviari regionali e di lunga percorrenza nella nostra provincia».

La proposta: gestione regionale della biglietteria
Per questo, Sinistra italiana chiede al governo regionale di «avviare un confronto con Trenitalia affinché la biglietteria di Vibo-Pizzo possa essere inserita nel contratto Servizio, sottoscritto tra Trenitalia e Regione Calabria. L’obiettivo è garantire la gestione della biglietteria direttamente alla Regione, creando così le condizioni per una continuità dei servizi all’utenza e offrendo un biglietto da visita positivo ai turisti che scelgono la Calabria per le vacanze, oltre a garantire servizi alle piccole e medie imprese metalmeccaniche, turistiche e agricole presenti nel territorio».