Per la prima volta, la Calabria entra nell’élite dei vini italiani con una Denominazione di Origine Controllata e Garantita (Docg), grazie al Cirò Rosso Riserva. Questo riconoscimento rappresenta un risultato storico, consacrando uno dei vini più emblematici della regione e portando la viticoltura calabrese sulla scena internazionale.
Fino ad oggi, la Calabria vantava vini con la Denominazione di Origine Controllata (Doc), ma la Docg rappresenta un salto di qualità, essendo riservata a produzioni vinicole di livello superiore e con una lunga tradizione. Con l’ufficializzazione sulla Gazzetta Ufficiale, il Cirò Rosso Riserva si colloca ora tra i nomi più illustri del panorama enologico nazionale.

La zona di produzione, che comprende i comuni di Cirò e Cirò Marina, è un’area particolarmente vocata alla viticoltura, con 9.000 ettari di vigneti distribuiti tra le dolci colline, le terrazze fluviali e i terreni sabbiosi. In questo territorio cresce il Gaglioppo, il vitigno autoctono che conferisce al Cirò Rosso il suo carattere distintivo. Grazie alla Docg, questa zona acquisisce un nuovo livello di prestigio, ponendo la Calabria al centro dell’attenzione del mondo del vino.
I 300 viticoltori locali e le 71 cantine presenti nell’area sono pronti a capitalizzare questo nuovo status per continuare a valorizzare e promuovere un prodotto che, grazie alla sua storia e alla sua qualità, è destinato a diventare un protagonista sempre più importante sulle tavole di tutto il mondo.