Un imprenditore calabrese di 50 anni (il cui nome non è stato reso noto, ndr) è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia aggravati dopo aver aggredito la compagna in presenza dei figli. L’incidente è avvenuto sabato scorso a Bacoli, in provincia di Napoli. L’uomo, al culmine di una lite, ha sferrato una testata al volto della donna, una 41enne figlia di un noto commerciante della zona flegrea. La violenza ha causato una grave ferita al volto, che ha richiesto l’intervento medico e la suturazione con cinque punti.
L’intervento tempestivo della figlia e l’arresto dell’imprenditore calabrese
A dare l’allarme è stata la figlia della coppia, che ha assistito all’aggressione e, con una videochiamata, ha avvertito i nonni. Grazie a questa segnalazione, i carabinieri della stazione di Pozzuoli sono intervenuti tempestivamente e hanno arrestato l’imprenditore. Nonostante l’arresto, il giudice ha disposto la scarcerazione dell’uomo, ma con misure restrittive, tra cui l’applicazione del braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento alla vittima.
Le prove inconfutabili e la difesa della vittima
Il legale della donna, l’avvocato Giovanna Cacciapuoti, ha confermato all’Ansa la presenza di video che documentano l’aggressione, considerati prove inconfutabili dell’incidente. L’avvocato ha anche denunciato la falsa versione dei fatti che circola sui social, dove l’indagato viene descritto come un “paladino delle donne”. Una figura che, secondo la difesa, risulta essere completamente falsa.
Un appello alla giustizia e alla protezione delle vittime
Questo caso mette in evidenza non solo la brutalità dei maltrattamenti domestici, ma anche l’importanza di intervenire tempestivamente per proteggere le vittime e garantire la loro sicurezza. La denuncia della violenza domestica è fondamentale per combattere il fenomeno e garantire che chi abusa delle proprie vittime venga punito. Le misure come il braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento sono passi importanti per evitare ulteriori danni e per salvaguardare la vittima da possibili rappresaglie.