La Procura della Repubblica ha avviato un’inchiesta sulla tragica morte di Salvatore Iaccino, storico tifoso del Cosenza, avvenuta il 17 febbraio scorso mentre era ricoverato presso la casa di cura privata Villa degli Oleandri a Mendicino. L’uomo si sarebbe tolto la vita all’interno della struttura sanitaria, e ora le indagini mirano a far luce sulle eventuali responsabilità del personale medico e assistenziale.
Quattro indagati per omicidio colposo
Nell’ambito dell’inchiesta, dunque, risultano indagati un medico, due operatori socio-sanitari e un infermiere della casa di cura. L’accusa ipotizzata nei loro confronti è quella di omicidio colposo, in quanto potrebbero esserci state mancanze nella vigilanza e nelle procedure di sicurezza adottate dalla struttura.
L’autopsia e le indagini in corso
Per chiarire le cause del decesso e verificare eventuali responsabilità, il magistrato titolare dell’inchiesta ha disposto l’autopsia sul corpo di Iaccino, affidandola al medico legale Silvio Berardo Cavalcanti. L’esame autoptico sarà fondamentale per determinare le circostanze precise del suicidio e verificare se ci siano state omissioni nei soccorsi.
La richiesta della famiglia del tifoso del Cosenza
I familiari di Salvatore Iaccino si sono affidati agli avvocati Cristian Cristiano, Maurizio Nucci, Mattia Caruso e Angelo Nicotera per ottenere giustizia e chiarezza sulla vicenda. L’avvocato Cristiano ha dichiarato di aver chiesto il sequestro della documentazione amministrativa della casa di cura, compresi ordini di servizio, turni di lavoro e procedure adottate. Questo per accertare eventuali negligenze nella sorveglianza del paziente.
La morte di Salvatore Iaccino ha scosso profondamente la comunità, soprattutto il mondo degli ultras del Cosenza, di cui era una figura storica. Ora, l’inchiesta della Procura cercherà di stabilire se vi siano state responsabilità da parte del personale sanitario. E se il tragico evento si sarebbe potuto evitare con misure di prevenzione più efficaci.