Un’altra bella pagina di storia dell’Università della Calabria: laurea honoris causa in Ingegneria gestionale a Santo Versace. Una storia di grande successo: la storia di chi, con determinazione e visione, ha saputo trasformare un sogno in realtà, di chi ha creduto nella forza delle radici e nella capacità di guardare lontano.

Un riconoscimento dal grande valore simbolico, come ha sottolineato il rettore Nicola Leone, di ispirazione ed esempio per tanti giovani studenti perché dimostra come, partendo dalla Calabria, si possano creare storie di dimensioni e successo mondiali, avendo grande talento, passione, impegno e tanto amore per il proprio lavoro. Aula magna dell’ateneo gremita di ospiti per l’evento che ha visto protagonista il genio imprenditoriale di una personalità nata in Calabria ma nota a tutto il mondo, attraverso la moda, lo stile e il marchio Versace costruito grazie al genio creativo del fratello Gianni.
Le dichiarazioni emozionanti di Santo Versace
«Sono emozionato. È un giorno di grande felicità – ha detto Santo Versace parlando con i giornalisti a margine dell’evento – perché nel ’68 quando mi sono laureato non c’erano Università in Calabria, quindi sono stato obbligato a studiare a Messina. Dunque, oggi è come tornare al ’68. Una laurea nella mia terra è bellissimo».
Le parole del rettore Nicola Leone
In platea, oltre ai tanti studenti della facoltà di ingegneria gestionale, i rappresentanti del mondo industriale e di numerose realtà imprenditoriali. «Santo Versace è un’eccellenza calabrese – ha detto il magnifico rettore dell’Università della Calabria Nicola Leone – che ha dato lustro alla Calabria nel mondo. L’opera di Santo Versace si distingue anche per la sua attività filantropica contro le diseguaglianze sociali, mettendo in campo iniziative di inclusione a sostegno delle persone fragili. Santo Versace ha saputo creare un brand valorizzando enormemente i risultati ottenuti, si è distinto per le sue qualità manageriali e la sua storia dimostra che anche partendo dal qui, dal Sud, si possono raggiungere grandi traguardi».
