Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta che ci è stata fatta pervenire dal Comitato spontaneo di cittadini “Strada del Mare”, in merito alle preoccupanti condizioni di un tratto stradale davvero importante e che, in più punti, continua a non garantire una viabilità sicura. Si tratta, infatti, della strada provinciale 22 che collega Capo Vaticano a Tropea, nota per la presenza persistente di buche e voragini in più punti. In tal senso, questo documento nasce con l’intento di dare voce a tantissimi cittadini, turisti e residenti, che fanno i conti con questa inaccettabile situazione. L’intento dichiarato è, pertanto, quello di sensibilizzare le istituzioni locali competenti al fine di porre rimedio a uno scenario decisamente emergenziale e sconfortante. Riportiamo qui in basso il testo completo della missiva
«Evidente situazione di incuria»
«Considerando i molteplici e frequenti disagi, relativi alla viabilità e registrati lungo la tratta stradale che collega Capo Vaticano a Tropea, si conferma un’evidente situazione di incuria, di mancato sfalcio delle canne e della vegetazione ai bordi delle strade, nonché di poca sicurezza per via delle numerose buche e voragini. Questa situazione, non risolta concretamente ormai da anni, rappresenta un serio problema anche per lo svolgimento sicuro di eventi come il raduno delle Ferrari “Le Rosse in Calabria”, previsto per il 14 e per il 15 giugno a Ricadi».
Due domande
In tal senso – si continua a leggere nella lettera – «ci viene spontaneo formulare due domande che facciamo in qualità di cittadini che vivono nel territorio. La prima è fino a che punto si può fare affidamento ad una viabilità che non è ancora a norma di sicurezza, pensando come esempio proprio al tratto di strada provinciale che va a collegare Capo Vaticano e Tropea? La seconda domanda, invece, è un’altra amara realtà ed è la seguente: come si può far circolare delle Ferrari su un tratto di strada così dissestato?».
Appello ai cittadini e alle associazioni del territorio
Infine, la lettera si conclude con un vero e proprio appello ai cittadini e alle realtà associative del territorio. «Questo ennesimo tentativo che è finalizzato a sensibilizzare le istituzioni – affermano in conclusione – ci porta purtroppo a non aspettarci nessun risultato in termini di interventi, considerando anche i tanti appelli che sono arrivati per mezzo della stampa e su iniziativa di altri cittadini. Ed è proprio parlando a nome di tantissimi cittadini e di tante realtà sociali, che proponiamo una petizione popolare da presentare a tutti gli enti istituzionali del territorio, tenendo alta l’attenzione su questo problema e coinvolgendo tutti coloro che vivono nel quotidiano questo disagio».