«Nulla da eccepire sulle necessità di soddisfazione alimentare e sulle preferenze gastronomiche quotidiane del sindaco, della sua giunta e dei suoi sostenitori in consiglio comunale e fuori consiglio. Sono affari loro. Non sono invece cosa loro i problemi della città di Vibo Valentia rispetto ai quali nessuna risposta perviene dall’amministrazione attiva ma solo una evasione dagli stessi vera e propria o un approccio solo formale – giusto per dire meno male che il sindaco c’è! – senza alcuna sostanziale convinzione di risoluzione e senza un immediato approfondimento dei temi».
Attacco ai vertici di Palazzo Luigi Razza da parte del coordinatore provinciale di Vibo Valentia del movimento politico Indipendenza Pino Scianò.
A Palazzo Luigi Razza un tavolo pronto per tutto e per tutti
È in tale ambito metodologico che, ad avviso dell’interessato, «rientra l’annuncio quasi quotidiano del “tavolo” di lavoro e della sua istituzione. C’è un tavolo pronto per tutto e per tutti a Palazzo Luigi Razza: un tavolo per la sanità e per l’ospedale, un tavolo per l’emergenza idrica, un tavolo per le iniziative culturali. Come suol dirsi, un tavolo non si nega a nessuno, neanche agli alberi di Piazza Salvemini. Dopodiché? Chiacchiere a iosa, tavoli che sembrano proprio un sistema quasi metodologico, studiato appunto a tavolino, per trasferire sugli altri le responsabilità e/o per rimandare nel tempo un affronto reale ed efficace».
Detto questo, per Scianò «c’è da chiedere al sindaco e ai suoi: che fine abbiano fatto la “progettualità” e la “visione” sbandierate come cose fatte, pronte e sostenute da risorse certe, insomma pronte per l’esecuzione? Per dirla in poche parole e senza giri di linguaggio: ma cos’era e cos’è la “Vibo Vera” della scorsa campagna elettorale? Sappiamo già che non riceveremo alcuna risposta. Ma . chiude Scianò -non siamo avvezzi a mollare né sensibili a cincischiare».