«Finalmente una buona notizia, che l’Osservatorio Civico Città Attiva accoglie con estremo entusiasmo. Grazie al Protocollo siglato con l’Unical, che stando a quanto garantisce il sindaco è solo il primo passo nella direzione giusta, i nostri ragazzi potranno proseguire a Vibo gli studi nei settori: Turismo e Ospitalità, Filiera della Nautica da Diporto, Enogastronomia, Metalmeccanica di precisione (o fine), Informatica e Digitalizzazione. Nella prospettiva di crescita in cui ci ha proiettati la notizia appena appresa, sulla scorta dell’entusiasmo e della speranza che essa infonde, è stato sin da subito spontaneo ipotizzare la realizzazione di altri corsi di studio, come ad esempio Archeologia e beni culturali applicati al turismo, per cui si potrebbe prevedere anche il coinvolgimento delle scuole, organizzando dei corsi finalizzati a creare un elenco di guide certificate aperte agli studenti interessati, che potrebbe rappresentare una prospettiva lavorativa, nonché una prima fonte di guadagno durante gli studi universitari».
È quanto scrivono Francesca Guzzo, Daniela Primerano e Ornella Grillo per l’Osservatorio Civico Città Attiva.
«È evidente che intendiamo prendere alla lettera le parole espresse dal nostro primo cittadino, nelle cui buone intenzioni abbiamo sempre confidato, certi che fossero finalizzate alla trasformazione in meglio della nostra amata città. Perciò ci auguriamo che la prossima iniziativa, conseguente all’impegno pubblicamente assunto da Enzo Romeo, sia quella di realizzare a Vibo Valentia un polo universitario, che rappresenterebbe la decisiva svolta dal punto di vista culturale del nostro territorio».
Un investimento per la Vibo del futuro
A tal proposito, si legge nel comunicato, «si potrebbe istituire un corso di laurea in neuropsicomotricità attraverso una convenzione con l’Università di Messina, che attualmente in Calabria è inesistente e che garantirebbe la possibilità alla nostra regione di reperire più facilmente tali figure specialistiche. E siccome abbiamo iniziato a sognare, visto l’accordo già concluso con l’Università della Calabria che nel settore “Stem – science, technology, engineering and mathematics” è un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale, ospitare una sede staccata di vere facoltà universitarie, come ad esempio Ingegneria e Informatica, in uno dei nobili palazzi storici di Vibo Valentia, aumenterebbe il prestigio della nostra città, nel contempo richiamando studenti che incrementerebbero la popolazione locale, con beneficio anche a livello economico per gli esercenti di attività commerciali e i proprietari di immobili affittabili».
Conclude l’Osservatorio: «Insomma sindaco, riconosciamo di aver messo le ali ai desideri, ma questa notizia ha riacceso in noi la speranza in una Vibo più acculturata, più bella, più ricca, proiettata verso l’accoglienza e la realizzazione di solide basi che consentano ai suoi giovani di scegliere la “restanza” fatta di opportunità, non di sacrifici e privazioni! Sindaco, crediamo davvero che le cose possano migliorare, perché sappiamo che gli uomini volenterosi e benintenzionati possono scegliere la direzione giusta e decidere di seguirla nell’interesse di tutti!».































