«Vibo Valentia si ritrova nuovamente a fare i conti con il degrado delle sue scuole. Stavolta è successo al Liceo Classico “Michele Morelli”, dove dal solaio del portico si sono staccati pezzi di intonaco. Solo il caso ha evitato una tragedia. L’episodio, però, non è un fulmine a ciel sereno: molte testate riportano che la Provincia era stata avvisata delle condizioni dell’edificio, ma non è intervenuta».
È quanto si legge in una nota di Gioventù Nazionale Vibo Valentia.
L’accusa: «Le scuole cadono letteralmente a pezzi»
«L’indifferenza delle istituzioni locali verso la sicurezza scolastica – si legge nella nota – è quindi ormai sistematica. Non è la prima volta che in questa provincia si verificano episodi simili. I dirigenti scolastici segnalano, i docenti denunciano, gli studenti protestano, ma la risposta è sempre la stessa: silenzio. E nel frattempo, le scuole cadono letteralmente a pezzi. Se neanche chi insegna in queste scuole e ricopre incarichi istituzionali riesce a ottenere interventi, cosa dovrebbero aspettarsi gli studenti e le famiglie? La sicurezza scolastica sembra non essere una priorità né per il Comune né per la Provincia».
Le parole di Antonino Rizzo
Antonino Rizzo, responsabile del Dipartimento scuola e istruzione di Gioventù Nazionale Vibo Valentia, denuncia la gravità della situazione: «Non è la prima volta che denunciamo il degrado dell’edilizia scolastica nella nostra provincia, eppure nulla cambia. Ogni segnalazione cade nel vuoto, ogni richiesta di intervento viene ignorata finché non accade un crollo. È vergognoso che gli studenti debbano rischiare la propria incolumità per la negligenza della Provincia. Non ci vogliamo più accontentare di promesse vuote: servono azioni concrete e immediate per garantire scuole sicure e dignitose. Quanto dovremo ancora aspettare prima che qualcuno si assuma le proprie responsabilità? Gli studenti e il personale scolastico – conclude Rizzo – non possono più essere trattati come un problema secondario. È ora che la Provincia si assuma le proprie responsabilità e garantisca scuole sicure e dignitose, perché la prossima volta potrebbe non essere solo un crollo senza conseguenze».