Con gioia ed emozione, lo scrittore vibonese Domenico Muratore, ha presentato il suo nuovo libro dal titolo “Valentina”, descritto come un autentico viaggio tra memoria, mito ed identità collettiva. L’opera è stata presentata presso il Clapper Meeting Point di Vibo Valentia, spazio culturale che è stato concepito e realizzato da Giusi Borello e da Vincenzo Neri.
A moderare la presentazione è stato Vincenzo Neri, ma non sono mancati anche gli interventi della docente Giovanna Esposito e della storica dell’arte Rosamaria Tomaino. Queste ultime, affidandosi ai loro pensieri e alle loro parole, hanno contribuito ad approfondire il significato dell’opera.
I messaggi racchiusi nel libro e le parole dell’autore
Muratore, in particolare, descrive la sua città e ne parla come se avesse un’identità femminile; infatti, Valentina non è una donna reale, ma l’anima simbolica della città di Vibo Valentia. Il sensibile autore del libro, vede in essa una voce collettiva che attraversa i secoli, partendo dalle origini di Hipponion fino ad arrivare ai giorni nostri. La storia è caratterizzata da tre canti poetici, dove l’autore ripercorre la storia di una comunità che ha saputo rinascere ogni volta dalle proprie ferite, rendendole tracce di cultura, di sapere e di speranza.
Creata «dalla terra e dal cielo stellato», “Valentina” testimonia la coscienza viva di una comunità che si riconosce nei gesti semplici, nell’impegno civile, nella passione per la conoscenza e nella cura dei luoghi in cui vive. L’autore, parlando dell’opera, dichiara: «È una città che si guarda allo specchio e si riscopre, attraverso la memoria. Valentina è un ponte tra passato e futuro, un inno alla bellezza e alla forza culturale di una terra che continua a credere in sé stessa».
Progetti futuri che legano il libro alla città e alle scuole
Dal libro, inoltre, prenderanno avvio dei progetti che sono dedicati alla comunità e alle scuole del territorio, al fine di diffondere, tra i più giovani, la consapevolezza dell’identità vibonese e il valore della memoria storica. In relazione a questo aspetto, Domenico Muratore intende unire la cultura con la partecipazione civica, trasformando la poesia in un momento di crescita collettiva, ma anche veicolando una dichiarazione d’amore per la città di Vibo ed un invito a costruire insieme il domani.





























