«Le recenti dichiarazioni dell’assessore all’Innovazione tecnologica del Comune di Vibo Valentia mi obbligano oggi ad intervenire per riportare a verità alcuni fatti che, con pervicacia, vengono ripetutamente stravolti. Da ultimo, le “novità” spacciate per tali ma che tali non sono e che riguardano uno dei servizi che la precedente amministrazione ha pensato, progettato ed attuato. Mi riferisco a quanto affermato dall’assessore in questione, che si vanta di avere implementato o migliorato, certo creato non lo può affermare, i servizi digitali del Comune di Vibo Valentia. Con l’occasione, puntualizzerò anche alcune “altre” affermazioni precedentemente rese e sulle quali avevo preferito sorvolare».
Così l’ex assessore alla Digitalizzazione al Comune di Vibo Valentia Michele Falduto replica alle recenti affermazioni (e a qualche dichiarazione precedente) dell’attuale assessore all’Innovazione tecnologica, innovazione e digitalizzazione dell’ente Luisa Santoro.
Lo stesso ricorda di avere «sempre evitato di replicare perché credo sia politicamente corretto dare il giusto tempo di “ambientamento” a chi subentra, così come credo sia altrettanto giusto garantire continuità amministrativa dinanzi a servizi utili al cittadino. Le ultime affermazioni dell’assessore all’Innovazione tecnologica, però, mi obbligano ad interrompere il mio silenzio (volutamente) forzato poiché, come dirò da qui a breve, si è andati oltre il tollerabile».
L’app Vibo Valentia smart
«Iniziamo dall’ultimo comunicato sull’app Vibo Valentia smart: “Abbiamo implementato il servizio con personale appositamente incaricato di riconoscere la natura delle segnalazioni e smistarle agli uffici competenti”. Bene, faccio notare all’assessore – spiega Falduto -, perché forse non ne è a conoscenza e questo non mi tranquillizza affatto, che tale servizio è sempre esistito e non solo, c’è sempre stato un addetto incaricato di monitorare le segnalazioni tramite l’app e indicare i tempi di risoluzione della segnalazione. Prosegue il comunicato: “L’abbiamo resa efficace, funziona con rapidità, permette di entrare in contatto con l’amministrazione comunale quasi in tempo reale”. L’app è stata creata proprio per questo, quindi, mi chiedo e le chiedo, lei di preciso e di concreto cosa ha fatto?», precisa sempre l’interessato.
Un passo indietro
«È stata offerta come conquista quella di avere spostato il servizio dei facilitatori digitali nelle frazioni – aggiunge Falduto -. Basterà leggere la convenzione stipulata con le associazioni per rendersi immediatamente conto che il tutto era già previsto e richiesto. Ne approfitto per informarla, perché forse non lo sa, che il finanziamento riguardava l’Ambito e non solo il Comune di Vibo. Dovrebbe, quindi, verificare se gli altri comuni stiano attuando il progetto, visto che Vibo è capofila dell’Ambito».
Ulteriori precisazioni
E ancora: «”Abbiamo implementato i servizi del Comune, spid, pagoPa, cloud, ecc.” tuonava, qualche periodo addietro, l’assessore. Anche qui, mi tocca puntualizzare che i finanziamenti per implementare questi servizi, che ci tengo a dire avevamo ottenuto con sacrifici e competenza, sono stati intercettati dalla precedente amministrazione e dal sottoscritto, e sono stati spesi per tutto ciò che era necessario per massimizzare l’efficienza di quei servizi».
Tra l’altro, «e di questo devo ringraziare il grande lavoro svolto con ineccepibile competenza dagli uffici, da quei finanziamenti sono residuate delle ingenti economie che sono rimaste in pancia a questa amministrazione comunale. Non parliamo di spiccioli, l’assessore dovrebbe sapere di che cifre parliamo. Che fine hanno fatto? Non sarebbe meglio “vincolarli” alla realizzazione di specifici servizi da offrire alla città piuttosto che lasciarli nel vasto calderone del bilancio, così da poter essere usati per altro? A buon intenditore poche parole».
Le panchine digitali
Infine, le panchine digitali: «Bellissima iniziativa anche questa, peccato però che anche in questo caso la precedente giunta l’aveva già approvata. In pratica, e di questo ne vado fiero, l’assessore non ha altro da dire se non pubblicizzare il lavoro della precedente amministrazione. Ovviamente, grazie. Aspettiamo, ora, con ansia, una sua autonoma iniziativa, anche se, essendo trascorso quasi un anno dall’insediamento, temo che dovremo rassegnarci alla realtà: nulla di nuovo all’orizzonte». Chiude Falduto.