«In merito al finanziamento di 6 milioni di euro relativo al progetto di ripristino degli ex mercati generali afferenti al “Bando periferie” apprendiamo, così come dichiarato dall’attenta dirigente al settore Lorena Callisti durante i lavori della III commissione consiliare del 25 febbraio scorso, come questo non sia mai stato a rischio “revoca” per come invece, noi registriamo, impropriamente dichiarato a mezzo stampa dal consigliere del Pd Nicola Staropoli. Gli uffici preposti, per come dichiarato dalla dirigente, hanno sempre tenuto, da oltre un anno, sotto controllo la pratica richiedendo per l’appunto una semplice rimodulazione dell’investimento complessivo al Ministero competente».
È quanto affermano i consiglieri del gruppo consiliare di opposizione Cuore Vibonese-una città libera al Comune di Vibo Valentia Giuseppe Cutrullà e Danilo Tucci.
Il sindaco invitato a revocare le deleghe agli assessori «negligenti»
Ai due sorge dunque «spontanea una domanda: qual è stato l’intervento salvifico posto in essere dal consigliere Staropoli e dalla sua corrente politica di riferimento all’interno del Pd? Un ulteriore riflessione crediamo sia però opportuna. Se le dichiarazioni del consigliere Staropoli fossero vere, seppur smentite nettamente dalla dirigente, le domande che intendiamo porre sono le seguenti: l’assessore ai Lavori pubblici Salvatore Monteleone e l’assessore alle Attività produttive Stefano Soriano erano al corrente del rischio di “revoca” del finanziamento?».
E in tal caso «quali sono state le azioni politiche messe in campo dagli assessori in questione per scongiurare la suddetta revoca? Probabilmente – puntualizzano gli esponenti dell’opposizione – di azioni politiche, a parte quelle della corrente Pd di cui fa parte Staropoli, non c’è ne sono state e dunque il sindaco in tal caso dovrebbe a nostro avviso revocare immediatamente le deleghe ai due negligenti assessori».
«Evidente spaccatura all’interno del Pd in consiglio comunale»
E ancora: «Il consigliere in questione, venuto a conoscenza come da lui dichiarato di questo impellente rischio, ha reso edotti gli assessori di cui sopra o ha proceduto, coadiuvato dal consigliere Alecci, ad interloquire con il Ministero competente a loro insaputa e cosa ancor più grave all’insaputa del sindaco?».
A giudizio di Cutrullà e Tucci, appare «evidente dunque, qualunque sia la verità, che esistono due Pd in consiglio comunale che non comunicano tra loro e con gli uffici. È evidente che vi sia una spaccatura all’interno del Pd in consiglio comunale è ciò ormai avviene alla luce del sole anche per come raccontato dalle recenti cronache politiche locali. Tutto ciò ovviamente avviene a discapito dei cittadini che anziché trovare soluzioni ai loro problemi assistono sbigottiti alle divisioni e alle guerre fra bande all’interno dell’amministrazione Romeo solo dopo appena otto mesi dal suo insediamento», chiudono i consiglieri di minoranza a Palazzo Luigi Razza.